La sciagura Arafat, dieci anni dopo

La sua leadership fu carismatica, ma anche violenta, corrotta, distruttiva: un flagello che ancora pesa sui palestinesi e sui loro vicini

Di Elliott Abrams

Elliott Abrams, autore di questo articolo

Elliott Abrams, autore di questo articolo

Yasser Arafat è morto 10 anni fa, l’11 novembre 2004. Scrivo questo pezzo anticipando l’ondata di celebrazioni ed encomi che invaderà la società palestinese per l’occasione. In realtà, Arafat per i palestinesi è stato una vera sciagura.

Per misurare il danno fatto da Arafat come leader palestinese, si può iniziare con un confronto. Solo nove giorni prima della morte di Arafat, il 2 novembre 2004 moriva lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan. La morte di Zayed non venne accolta dal lutto globale, né venne accompagnata dalle cerimonie e dai discorsi alle Nazioni Unite che furono riservati ad Arafat. Il che è paradossale, perché Zayed fu davvero il padre fondatore del suo paese, gli Emirati Arabi Uniti, e un modello di leadership sobria, costruttiva e responsabile.

Nato nel 1918 in uno degli “Stati della Tregua” sul Golfo, visse come un beduino del deserto per tutti i suoi primi anni. Cionondimeno fu abbastanza lucido da capire il mondo moderno che cresceva intorno a lui, e per intuire la necessità che gli “Stati della Tregua” si federassero quando gli inglesi se ne andarono nel 1971. Così negoziò e poi guidò la federazione. L’enorme successo odierno degli Emirati Arabi Uniti, e il loro ruolo come alleato chiave degli Stati Uniti, devono moltissimo a quest’uomo.

1979: Yasser Arafat con l’ayatollah Ruhollah Khomeini

Questo è un tipo di leadership. Arafat offre un altro modello: una leadership sicuramente carismatica, ma anche violenta, corrotta, distruttiva, che ha creato il caos politico in cui vivono ancora oggi i palestinesi. Quando ebbe una grande occasione per fare la pace, la possibilità concreta nel 2000 a Camp David di creare uno stato palestinese, disse di no. Allora ebbe un’occasione storica – ricordate? “il leader straniero con il maggior numero di incontri alla Casa Bianca di Bill Clinton” era Arafat – ma lui la gettò via anziché afferrarla. La sua difesa d’ufficio dice che i palestinesi non erano veramente preparati perché lui dicesse sì e facesse le concessioni di pace che il sì avrebbe richiesto. Può darsi, ma di chi era la colpa se le cose stavano così? Di Arafat.

Il punto non è attribuire ad Arafat la responsabilità per ogni problema dei palestinesi, non più di quanto vada attribuito a Zayed ogni vantaggio degli Emirati Arabi Uniti. Ma la leadership conta eccome, e la leadership di Arafat fu un flagello per i palestinesi, e per tutti i loro vicini. Sotto di lui l’Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) fu un fattore di diffusione della violenza sia in Giordania che in Libano. Dopo la vittoria di Israele nel 1967, la vita civile iniziò a crescere in Cisgiordania e a Gaza. Vennero create circa 700 organizzazioni non governative, l’economia crebbe e un futuro di gran lunga migliore sembrava possibile. Ma dopo il suo ritorno al governo nel 1994 (con la nascita dell’Autorità Palestinese), Arafat stritolò la vita civile e trasformò in una presa in giro il nuovo sistema parlamentare palestinese che era stata formato grazie all’accordo con Israele, sostituendolo con una dittatura corrotta.

Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) commemora il suo predecessore Yasser Arafat

Il furto dei fondi d’aiuto divenne costante, ammontando a circa un miliardo di dollari. Arafat creò tredici diverse forze di “sicurezza” che egli manipolava per garantire a se stesso il controllo totale, e la maggior parte di quelle forze erano anche implicate in atti di violenza squadristica e terroristica. L’ascesa di Hamas deve molto alla repulsione di molti palestinesi verso le repressive e corrotte Olp e Autorità Palestinese create da Arafat.

Naturalmente non è possibile dimostrare che oggi ci sarebbe uno stato palestinese indipendente e responsabile se i palestinesi avessero avuto un leader diverso, qualcuno come Nelson Mandela o lo sceicco Zayed che fosse davvero intenzionato a costruire uno stato capace di garantire una vita dignitosa alla propria gente. Ma è facile vedere i danni causati da Arafat, e i palestinesi purtroppo pagano ancora oggi le conseguenze dei suoi anni al potere. Dieci anni dopo la morte di Arafat, il suo storico “contributo” sembra ancora più terribile di quanto apparisse nel 2004.

(Da: Israel HaYom, 9.11.14)