La tv di Abu Mazen ai bambini palestinesi: “Tutto Israele è terra nostra, e cesserà di esistere”

Come indottrinare un’intera generazione all’odio irredentista anziché alla coesistenza pacifica

In due recenti trasmissioni indirizzate ai bambini palestinesi, la tv ufficiale dell’Autorità Palestinese ha ribadito il messaggio secondo cui l’esistenza di Israele è solo temporanea e prima o poi lo stato ebraico cesserà di esistere.

La conduttrice del programma ha affermato esplicitamente che il territorio di Israele è “tutto nostro” e “tornerà a noi”. La conduttrice ha anche spiegato che città israeliane come Haifa, Giaffa, Acco e Nazareth sorgono nelle “terre del ‘48″, il termine con cui i palestinesi si riferiscono a tutto il territorio israeliano. In perfetta coerenza con la politica di indottrinamento dell’Autorità Palestinese, la conduttrice ha poi insegnato a un ragazzino presente in studio che “queste nozioni devono essere sempre dentro di noi”.

Conduttrice della tv dell’Autorità Palestinese: “Amico mio, sai cosa sono le terre del ‘48?”

Ragazzo ospite: “Sì, l’occupazione delle terre da parte degli israeliani nell’anno 1948”.

Conduttrice: “Sono le terre che si trovano attualmente sotto il dominio d’occupazione. Conosci delle città fra esse, puoi ricordarmele… nelle terre del ’48?”

Ragazzo: “Nella diaspora?”

Conduttrice: “No, nelle terre del ‘48: Haifa…”

Ragazzo: “Haifa, Giaffa, Acco”.

Conduttrice: “Esatto, e Nazareth e molte altre città in quelle terre. Le citeremo nei prossimi episodi, ad Allah piacendo. Mi scuso, Yazan, non intendo metterti in imbarazzo; voglio dire che queste nozioni devono essere sempre dentro di noi. L’occupazione deve sapere che siamo pienamente convinti e fiduciosi che tutte queste terre ci appartengono, quelle del ’48 [Israele] sono tutte nostre e torneranno a noi, giusto?”

Ragazzo: “Sì, certo”.

(Da: TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 13.11.15)

 

In un episodio successivo della stessa trasmissione per bambini, la conduttrice ha ripetuto che tutto Israele diventerà “stato di Palestina”, spiegando che gli arabi israeliani che vivono “nelle terre del ‘48″ (cioè nel territorio israeliano all’interno della Linea Verde) “custodiscono la loro esistenza come palestinesi e custodiscono quel luogo come palestinesi, e credono che tutti le terre torneranno alla Palestina, e al governo palestinese, e allo stato di Palestina”. La conduttrice ha terminato con un’affermazione generale che promette la fine dello stato ebraico:

Conduttrice della tv dell’Autorità Palestinese: “…e tutto esisterà sotto il nome di stato di Palestina”.
(Da: TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 4.12.15)

 

Il messaggio secondo cui Israele cesserà di esistere e tutto Israele diventerà “Palestina” non viene veicolato solo nei programmi televisivi per bambini, ma anche al pubblico palestinese nel suo complesso attraverso tutte le strutture di comunicazione sotto il controllo dell’Autorità Palestinese e di Fatah (il movimento che fa capo al presidente Abu Mazen). Ecco alcuni esempi recenti.

In questa foto il comandante dell’Ufficio di Collegamento Militare dell’Autorità Palestinese, Jihad Jayousi, consegna a un gruppo di studenti della scuola elementare Al-Awda di Betlemme una targa-premio che riporta una mappa della “Palestina” che comprende tutto Israele: lo stato ebraico risulta cancellato dalla carta geografica (immagine pubblicata da Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 10.12.15).

 

In quest’altra immagine il fotoreporter Issam Al-Rimawi, del quotidiano Al-Hayat Al-Jadida, mostra una targa-premio vinta in un concorso indetto dalla “Commissione prigionieri” dell’Olp: Israele risulta cancellato dalla carta geografica (immagine pubblicata da Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 17.11.15). Circa la foto mostrata da Al-Rimawi, si veda: Mandano avanti donne e bambine

 

Nella pubblicistica irredentista palestinese la chiave è diventata il simbolo del “ritorno”, cioè della rivendicazione dei profughi palestinesi e dei loro discendenti di stabilirsi non nel futuro stato palestinese, ma dentro Israele. Ecco perché questo portachiavi ha la forma di una mappa della “Palestina” composta coi colori della bandiera palestinese e la scritta: “Una memoria che non arrugginisce mai”. Israele risulta cancellato dalla carta geografica (immagine pubblicata da Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 30.11.15)

(Da: PMW Bulletin, 16.12.15)

Si veda anche:

La tv di Abu Mazen insegna ai bambini che tutto Israele deve essere cancellato

Tv dell’Autorità Palestinese: “Insegniamo ai nostri ragazzi che la Palestina va dal Giordano al mare”

L’Autorità Palestinese insegna che “la Palestina è indivisibile” e che Israele “trasforma marijuana in eroina”