La UE indaga sugli aiuti finiti in mano al terrorismo palestinese

La UE vuole interrogare terroristi palestinesi detenuti in Israele sul destino dei fondi donati dallEuropa.

image_317L’Unione Europea vuole inviare investigatori in Israele a interrogare palestinesi detenuti per terrorismo nelle carceri israeliane a proposito dell’uso fatto dall’Autorità Palestinese dei fondi donati dall’Europa.
L’agenzia di indagini sulle frodi della UE (OLAF) ha aperto un’inchiesta alla fine dello scorso anno in seguito della richiesta unanime da parte del Parlamento Europeo di indagare l’accusa secondo cui il presidente dell’Autorità Palestinese Yasser Arafat e altri importanti esponenti palestinesi avrebbero trasferito alle Brigate Martiri di Al Aqsa (l’ala militare-terroristica di Fatah) fondi UE destinati alla popolazione palestinese.
I parlamentari chiesero un’indagine pubblica, ma alla fine si optò per un’inchiesta riservata ad opera della OLAF. Funzionari della OLAF si sono recati in Israele all’inizio del 2004 e hanno preso visione di documenti e testimonianze presentate loro dalle Forze di Difesa e dai servizi di sicurezza israeliani. Alcuni di questi documenti vennero sequestrati durante l’incursione delle Forze di Difesa israeliane nella Muqata, il quartiere generale di Arafat a Ramallah nel quadro dell’Operazione Scudo Difensivo dell’aprile 2002. Dopo aver esaminato il materiale, gli investigatori europei hanno valutato che è autentico. Ora intendono cercare riscontri con le testimonianze di membri delle Brigate Al Aqsa detenuti in Israele. La richiesta di procedere agli interrogatori è stata inoltrata di recente agli uffici anti-terrorismo del Consiglio di Sicurezza Nazionale israeliano.
E’ probabile che le autorità israeliane acconsentano alla richiesta.
In passato, è già accaduto che membri di Fatah detenuti per terrorismo abbiano rivelato ai giornalisti d’aver ricevuto supporto finanziario dall’Autorità Palestinese e in certi periodi anche istruzioni e direttive da parte di ufficiali dei servizi di sicurezza dell’Autorità Palestinese circa la realizzazione di attentati.
Nello scorso decennio decade l’Unione Europea ha versato nelle casse dell’Autorità Palestinese circa 1,5 miliardi di euro. Attualmente l’aiuto europeo all’Autorità Palestinese si aggira sui 19 milioni di euro al mese. Secondo un rapporto del Fondo Monetario Internazionale pubblicato l’anno scorso, alti funzionari palestinesi avrebbero incanalato su fondi bancari all’estero quasi 900 milioni di dollari di fondi dell’Autorità Palestinese ricavati dai paesi donatori e dai profitti dei monopoli dell’Autorità Palestinese nei territori.
Uno dei maggiori beneficiari dei conti esteri sarebbe Suha, la moglie di Arafat, che vive a Parigi: un tema che è stato oggetto di indagine recentemente in Francia.

(Da: Ha’aretz, 4.08.04)

Vedi anche:

Ufficio antifrodi UE riconosce collegamento fra Arafat e terrorismo

http://israele.net/prec_website/analisi/13024olf.html