La vera scelta delloccidente

Di fronte a un Iran nucleare la scelta è fra agire collettivamente o obbligare Israele ad agire da solo

Da un editoriale del Jerusalem Post

image_1508Il primo ministro israeliano Ehud Olmert deve dire chiaramente ai suoi interlocutori europei e americani che un’azione congiunta dell’occidente contro l’Iran è di gran lunga l’opzione più appropriata e preferibile, e che invece, in alternativa, Israele non potrebbe che considerare una sua azione unilaterale come la sua ultima, indispensabile risorsa.
Israele si troverebbe costretto ad agire anche se i rischi, sia per Israele che per altri paesi, fossero altissimi, ed anche se non vi fosse affatto una garanzia di successo.
In breve, Israele deve mettere in chiaro che la scelta che deve fare l’occidente non è fra affrontare un Iran nucleare oppure tollerarlo, bensì fra agire in modo collettivo e coordinato oppure obbligare Israele ad agire da solo.
Parte di questo messaggio deve essere che, mentre Israele non dispone di alcuna estrema opzione che non sia quella militare, viceversa vi sono ancora diverse possibili azioni collettive non-militari che potrebbero risultare persino più efficaci di un’azione militare. Un embargo europeo totale su commercio e diplomazia, compreso il blocco delle importazioni iraniane di petrolio raffinato, unito alla proposta di espellere l’Iran dall’Onu e al sostegno internazionale ai movimenti d’opposizione iraniani: tutto questo non richiederebbe di sparare nemmeno un colpo, e probabilmente riuscirebbe a far retrocedere l’Iran.

(Da: Jerusalem Post, 14.12.06)