Le ragioni non sempre visibili della forte reazione israeliana agli ultimi attacchi da Gaza

Si sa che Israele sta facendo tutto il possibile per intralciare gli sforzi di Hamas volti a dotarsi di armi e tunnel per infiltrazioni terroristiche

Di Ron Ben-Yishai

Ron Ben-Yishai, autore di questo articolo

Quella che inizialmente sembrava una risposta di routine delle Forze di Difesa israeliane a un razzo lanciato dalla striscia di Gaza ha assunto nel corso di lunedì pomeriggio e sera i contorni di una limitata escalation. Il motivo – l’esperienza ci insegna – è che gli scontri al confine con la striscia di Gaza hanno verosimilmente anche altri aspetti, meno visibili, che tuttavia preoccupano le Forze di Difesa e lo stato di Israele. Il fuoco di aviazione e artiglieria sulle posizioni di Hamas indica l’evidente intenzione di chiarire all’organizzazione islamista palestinese che sta palesemente violando le condizioni per mantenere la calma, e che quindi ne paga il prezzo con la distruzione delle sue postazioni d’osservazione e combattimento lungo la barriera di confine.

Sin dalla guerra anti-terrorismo dell’estate 2014, Hamas – che ha il controllo della striscia di Gaza e che in quella guerra ha subito ingenti danni – ha preservato la calma ai confini con Israele giungendo perfino a impedire alle organizzazioni salafite di sparare verso il territorio israeliano, seppure non sempre con successo. Lunedì scorso, dopo che un razzo è esploso in territorio israeliano, un’organizzazione salafita ha diffuso una dichiarazione in cui lamenta i fastidi che i suoi membri subiscono per mano di Hamas, in pratica assumersi la responsabilità del lancio di razzi.

Un soldato israeliano riposa su un carro armato nei pressi del confine con la striscia di Gaza

Ma la stessa Hamas non sta con le mani in mano. La sua ala militare è intensamente impegnata a procacciarsi e produrre razzi e altri armamenti con lo scopo di prendere di sorpresa le difese israeliane durante un prossimo conflitto. Hamas è anche intensamente impegnata nell’approntare tutti i tipi di tunnel sotterranei, compresi quelli che penetrano all’interno del territorio israeliano. Si sa che Israele sta facendo tutto il possibile per intralciare quest’opera di riarmo e questi scavi sotterranei, anche se non è sempre possibile conoscere i dettagli, ed è probabile che il suo recente bombardamento di siti di osservazione e controllo di Hamas sia collegato a questa guerra segreta.

Finora le forze israeliane sono riuscite a non causare morti fra le file di Hamas, e finché continua così c’è la possibilità che non si verifichi alcuna escalation. Ma può anche accadere il contrario. Le Forze di Difesa israeliane sono preparate a questo eventuale sviluppo, anche se al momento non sembra che debba verificarsi. La situazione in ogni caso può essere descritta come appesa a un filo, sebbene non solo Gerusalemme ma anche Hamas, al momento, sembra intenzionata a contenere la situazione ed evitare di appiccare un incendio potrebbe facilmente andare fuori controllo.

(Da: YnetNews, 2.1.17)