L’Iran esibisce i nuovi missili capaci di raggiungere tutto il Medio Oriente

Lieberman: “Con questi vettori, si immagini cosa accadrebbe se l'Iran riuscisse a dotarsi di armi nucleari”

Test di lancio del missile iraniano Khorramshahr

Il nuovo missile balistico testato dall’Iran, in grado di raggiungere gran parte del Medio Oriente, Israele compreso, costituisce una minaccia per tutto il mondo libero. Lo ha dichiarato sabato il ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman nella prima reazione di Gerusalemme al lancio di prova iraniano. Stando a quanto riferito sabato dai mass-media di stato iraniani, l’Iran ha testato con successo un nuovo missile balistico, da 2.000 km di gittata, che era stato esibito venerdì in una sfilata militare.

“Il missile balistico lanciato oggi dall’Iran – ha detto Lieberman – non costituisce solo una provocazione contro gli Stati Uniti e i suoi alleati, incluso Israele. Rappresenta anche un tentativo di metterli alla prova. Ed è un’ulteriore riprova della volontà dell’Iran di diventare una potenza mondiale in grado di minacciare non solo i paesi del Medio Oriente, ma tutti i paesi del mondo libero. Si immagini che cosa accadrebbe se l’Iran riuscisse a dotarsi di armi nucleari. E’ questo ciò che cerca di fare – ha concluso Lieberman – e non si può lasciare che accada”.

Il test di lancio del missile Khorramshahr, che secondo l’Iran sarebbe in grado di portare testate multiple, è destinato a suscitare preoccupazione anche a Washington.

L’emittente di stato IRIB ha trasmesso le immagini del test missilistico senza specificare luogo e ora. Il filmato include immagini girate da una telecamera a bordo che mostrerebbero il distacco del cono che porta le testate multiple. “State vedendo le immagini del riuscito test di lancio del missile balistico Khorramshahr con una gittata di 2.000 km, il più recente missile del nostro paese – ha detto la televisione statale – Questo è il terzo tipo di missile iraniano con una gittata di 2.000 km”. L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha scritto che il missile “accrescerà il tormento di Israele e diventerà il suo  incubo, giacché può prendere di mira in modo preciso tutte le terre occupate, e anche i giacimenti di gas a ovest di Israele”.

Missili balistici iraniani in parata militare venerdì scorso

Il missile Khorramshahr era stato presentato per la prima volta venerdì scorso, in occasione di una parata militare durante la quale il presidente Hassan Rouhani ha detto che l’Iran rafforzerà le sue capacità missilistiche “senza chiedere il permesso” a nessun paese. “Continueremo a incrementare la nostra forza militare – ha aggiunto Rouhani – Tutti i paesi del mondo sostengono l’accordo sul nucleare tranne gli Stati Uniti e il regime sionista”.

Intervenendo martedì scorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite , il presidente Usa Donald Trump aveva denunciato il programma missilistico iraniano e la politica di Teheran che esporta violenze in Yemen, Siria e altre parti del Medio Oriente. Gli Stati Uniti accusano l’Iran di effettuare test missilistici in violazione della risoluzione Onu che ha ratificato l’accordo sul nucleare, e chiedono a Teheran di non continuare a sviluppare missili balistici in grado di portare armi nucleari. L’accordo sul nucleare firmato da Iran e sei potenze mondiali nel 2015 non fa menzione del programma missilistico iraniano, ma la risoluzione del Consiglio di Sicurezza vieta all’Iran di sviluppare missili in grado di trasportare testate nucleari.

Dal canto suo, sempre martedì scorso, parlando alle Nazioni Unite, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto: “L’Iran annuncia la distruzione del mio paese ogni giorno, lo ha fatto anche l’altro giorno il suo capo di stato maggiore. L’Iran sta conducendo una campagna di conquista in tutto il Medio Oriente e sta sviluppando missili balistici per minacciare il mondo intero. Molti sostenitori dell’accordo sul nucleare iraniano avevano ingenuamente creduto che in qualche modo l’accordo avrebbe moderato l’Iran, facendone un membro responsabile della comunità internazionale. Non ero affatto d’accordo e dicevo che, una volta rimosse le sanzioni, l’Iran si sarebbe comportato come una tigre affamata, divorando nazioni una dopo l’altra. E’ esattamente quello che l’Iran sta facendo oggi. Una cortina iraniana sta calando sul Medio Oriente”.

(Da: Ha’aretz, Israel HaYom, israele.net, 23-24.9.17)

Yaakov Amidror

Scrive Yaakov Amidror: «È noto che i paesi che sviluppano missili di questo tipo prevedono di montarvi testate nucleari, e non c’è ragione di credere che l’Iran sia diverso da qualsiasi altro paese a questo proposito. Il fatto è che i missili balistici non sono menzionati nell’accordo sul nucleare iraniano del 2015. E poi l’accordo consente all’Iran di sviluppare la prossima generazione di centrifughe, dieci volte più veloci di quelle che l’Iran aveva prima della firma dell’accordo. Ciò significa che l’Iran, senza mai violare i termini dell’accordo, quando giungeranno a scadenza le restrizioni in esso previste, si ritroverà legalmente in possesso della possibilità di produrre molto più rapidamente l’uranio arricchito, e dei missili necessari per lanciare testate nucleari. Bisogna essere incorreggibilmente ottimisti o estremamente ingenui per pensare che gli iraniani non sfrutteranno la legittimità di cui godranno, una volta scaduto l’accordo, per diventare un paese dotato di armi nucleari, o quantomeno un paese sulla soglia dell’arma nucleare, cioè capace di costruire e lanciare la Bomba nell’arco di pochi mesi senza che nessuno possa fermarlo. Per capire l’atteggiamento iraniano non bisogna fare altro che guardare alla Corea del Nord, con la differenza che l’Iran è molto più grande e più potente della Corea del Nord. Come l’Iran, anche la Corea del Nord ha firmato diversi accordi, meno dettagliati ma basati sugli stessi principi. Come l’Iran, anche la Corea del Nord ha sfruttato l’esitazione dell’Occidente ad agire quando è emerso che stava violando gli accordi. E come l’Iran, anche la Corea del Nord ha saputo sfruttare le tensioni fra le potenze mondiali per promuovere il suo programma nucleare senza che il mondo trovasse un’intesa su quale fosse il modo migliore per fermarla. A quanto pare, se gli Stati Uniti non adotteranno misure per fermare quelli come Corea del Nord e Iran, nessun’altra potenza mondiale lo farà. Ma gli Stati Uniti sono in bilico. Sarà interessante vedere quale passi faranno Washington e l’Occidente. Per Israele è una questione cruciale, giacché l’eventuale decisione di non fare nulla costringerebbe Israele a pensare a cosa potrebbe essere obbligato a fare, da solo, in futuro.» (Da: Israel HaYom, 24.9.17)

Vedi su Jerusalem On Line il video del test di lancio del missile iraniano

Vedi su Jerusalem On Line il video della parata militare iraniana