LIran recluta in Europa uomini-bomba contro Israele

E terra nostra: tutti gli ebrei sono un bersaglio, sia militari che civili.

image_1173Un’organizzazione iraniana sostenuta dal governo di Teheran sta attivamente reclutando terroristi suicidi fra i musulmani del Regno Unito per compiere attentati contro gli ebrei in Israele. Lo scrive il quotidiano britannico Guardian.
Il Comitato per la Commemorazione dei Martiri della Campagna Islamica Globale, questo il nome dell’organismo che sostiene di essere indipendente ma che secondo il Guardian “gode del sostegno del regime”, spiega che la ricerca di potenziali attentatori viene fatta in Gran Bretagna perché coloro che posseggono un passaporto britannico possono più facilmente entrare in Israele.
La notizia giunge a poche ore dall’attentato che lunedì ha fatto strage di israeliani a Tel Aviv, e a pochi giorni dalle dichiarazioni con cui il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha minacciato la distruzione di Israele “come un albero marcio abbattuto dalla tempesta”.
Mohammad Samadi, portavoce del Comitato iraniano, ha dichiarato al Guardian che colpire Israele è la principale priorità della loro opera di reclutamento. “Il primo obiettivo è Israele. Per noi quello è il campo di battaglia. Tutti gli ebrei sono un bersaglio, sia militari che civili. È terra nostra – ha aggiunto l’iraniano – e gli ebrei si trovano nel posto sbagliato. È bene che facciano attenzione alla sicurezza delle loro famiglie e che le portino via dal campo di battaglia”.
Il Comitato per la Commemorazione dei Martiri della Campagna Islamica Globale ha partecipato a una fiera per il reclutamento di “aspiranti martiri” che si è tenuta nei giorni scorsi a Teheran sul terreno della ex ambasciata statunitense. Diverse centinaia i volontari che hanno firmato i moduli, prenotandosi per una “missione” suicida. Secondo quanto riportato dal Guardian, ai volontari veniva chiesto di specificare nei moduli se desiderassero compiere attacchi suicidi contro “gli occupanti di al Quds” (Israele), lo scrittore britannico Salman Rushdie (condannato a morte per i suoi scritti da una sentenza del leader spirituale iraniano), o “gli occupanti delle terre islamiche” (Stati Uniti e Gran Bretagna).
Mohammad Samadi, riferisce ancora il Guardian, presenziava ad uno stand della fiera adornato con ritratti di attentatori suicidi palestinesi e poster con le immagini delle conseguenze degli attentati. Uno striscione fuori dalla fiera diceva: “Non c’è voce più alta dell’intifada”. Nei pressi, un modellino della Statua della Libertà con sbarre di ferro a simboleggiare una prigione.
Secondo il Guardian, l’ambasciata britannica ha chiesto alle autorità iraniane di sospendere gli aiuti al Comitato. “Da tempo siamo preoccupati per il sostegno che l’Iran garantisce a organismi che mettono a repentaglio la pace in Medio Oriente con la violenza, fra cui le attività di questo Comitato”, spiegano fonti del ministero degli esteri britannico.
“Alla domanda come i volontari iraniani potrebbero entrare in Israele – prosegue il Guardian – Mohammad Samadi ha citato il precedente di Mohammed Hanif e Omar Sharif, due musulmani britannici che nel 2003 attaccarono un bar di Tel Aviv, uccidendo tre israeliani, dopo essere entrati in Israele come turisti ed essersi poi spacciati per attivisti pacifisti”. “Ciò dimostra che non è stato difficile entrare in Israele – spiega Samadi – Pensate che sia complicato per un cittadino iraniano ottenere il passaporto britannico? Ogni giorno vengono rilasciate decine di passaporti a iraniani che chiedono asilo in Gran Bretagna. E abbiamo a disposizione centinaia di altri metodi, come l’ingresso illegale [in Gran Bretagna], passaporti falsi eccetera. In Gran Bretagna ed altri paesi europei ci sono quantità di musulmani frustrati, che sono pronti. Noi comprendiamo il sospetto con cui Gran Bretagna America e altri paesi occidentali guardano alle rispettive popolazioni islamiche. Non li condanniamo per questo perché pensiamo che ogni musulmano abbia la potenzialità di diventare una bomba contro l’occidente”.
Samadi sostiene che ai “martiri” volontari non verrà detto di attaccare città britanniche. “A parte Israele, noi non colpiamo civili – dice – I volontari non saranno assolutamente mandati a fare attacchi a Londra, a meno che non sia per uccidere Salman Rushdie”.
Nei giorni scorsi, l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Dan Gillerman ha detto che le minacce dell’Iran contro Israele costituiscono “una dichiarazione di guerra”.

(Da: YnetNews, 19.04.06)