Muhammad Al-Dura: il ragazzino che forse non è mai stato ucciso

Un’indagine israeliana confermerebbe i peggiori sospetti sul famoso video di “France 2”.

Di Ben Caspit

image_3734Qualcuno si ricorda di Muhammad Al-Dura? È il dodicenne di Gaza che sarebbe stato ucciso dalle Forze di Difesa israeliane durante uno scontro a fuoco all’inizio della seconda intifada, mentre gridava, rannicchiato dietro a suo padre Jamal. Divenne il più potente simbolo della lotta palestinese (e della “malvagità” israeliana): il suo nome riecheggia ancora oggi in tutto il mondo.
In un primo momento Israele non negò che le sue forze potessero aver accidentalmente colpito e ucciso Al-Dura, rimasto intrappolato nel fuoco incrociato di un aspro scontro fra miliziani palestinesi e soldati israeliani all’incrocio di Netzarim (nella striscia di Gaza) il 30 settembre 2000.
In seguito a una prima inchiesta, tuttavia, la versione ufficiale delle Forze di Difesa israeliane si modificò: i soldati non potevano aver colpito il ragazzino dalla posizione in cui si trovavano. Ma era troppo tardi: il racconto della sua uccisione per mano israeliana aveva ormai fatto il giro del mondo, oggi diremmo che si era diffusa in modo “virale”.
Da allora sono trascorsi tredici anni durante i quali sono state avanzate varie teorie e alcune tesi del complotto, compresa quella secondo cui il piccolo Muhammad Al-Dura non sarebbe stato nemmeno ferito.
Pochi giorni fa, il parlamentare israeliano Nachman Shai (laburista) ha incontrato il ministro della difesa Moshe Ya’alon per consegnargli una copia del suo nuovo libro “Media War Reaching for Hearts and Minds” (La guerra mediatica che arriva a cuore e mente), che tratta del ruolo dei mass-media negli attuali conflitti armati, compreso il caso Al-Dura. E Ya’alon ha lasciato stupefatto Shai quando gli ha rivelato che un’indagine condotta da Israele dimostrerebbe che Al-Dura non è mai stato colpito. In altre parole, sarebbe vivo.
Come ho accennato, questa teoria circola già da alcuni anni su internet e se ne parla anche in un dettagliato resoconto del caso che io stesso ho preparato per un programma tv. Ma questa è la prima volta che un ministro della difesa israeliano lo afferma così pubblicamente: non solo Muhammad Al-Dura non venne ucciso dalle Forze di Difesa israeliane durante l’incidente filmato dalla tv “France 2″ e visto da tutto il mondo, ma non sarebbe stato nemmeno colpito. Oggi Al-Dura dovrebbe essere sui 25 anni, vivo e vegeto da qualche parte (sempre che non sia rimasto ucciso successivamente in qualche altro incidente).
Dunque si apprende che Ya’alon aveva formato una commissione d’indagine speciale riservata sul caso Al-Dura, la quale ha condotto un’indagine completa durata diversi anni. La commissione era presieduta dal generale della riserva Yossi Kuperwasser, ex capo della Divisione Ricerca e Analisi della Direzione dell’Intelligence militare israeliana, oggi Direttore generale del Ministero per gli affari strategici. Oltre a lui, la commissione era composta da numerosi specialisti del Technion, l’istituto di tecnologia israeliano, e da altre istituzioni accademiche, e raccolse informazioni dal fisico Nahum Shahaf, il primo che ha dimostrato, in base agli angoli e al volume di fuoco, che la scena filmata non poteva essere autentica. Kuperwasser stesso si incontrò diverse volte con Shahaf.
Ho parlato con Kuperwasser questa settimana e mi ha confermato che la conclusione della commissione è che Al-Dura non venne colpito e che il celeberrimo video deve essere una messinscena. Questo significa che il reportage della tv “France 2″ era infondato, e forse che addirittura lo sapevano.
Ho chiesto a Kuperwasser quando i risultati ufficiali israeliani verranno diffusi pubblicamente e se qualcuno sa dove possa trovarsi il ragazzino. Mi ha risposto che l’indagine sarà pronta nel prossimo futuro e che gran parte del lavoro è già stato completato. Per quanto riguarda il ragazzino – che oggi non è più un ragazzino – nessuno ne sa nulla.

(Da: Jerusalem Post, 12.5.13)

Nelle immagini in alto: esempi dell’utilizzo propagandistico dell’icona al-Dura