Nel giorno del ricordo dei morti per guerra e terrorismo, inaugurato a Gerusalemme il nuovo memoriale dei caduti

Più di 23.000 mattoni tutti uguali, ognuno con il nome di un combattente che ha perso la vita nella difesa della moderna comunità ebraica in Terra d’Israele

Domenica mattina, vigilia di Yom HaZikaron, la Giornata dedicata al ricordo dei soldati caduti nelle guerre per la difesa d’Israele e alle vittime del terrorismo, il presidente Reuven Rivlin e il primo ministro Benjamin Netanyahu hanno inaugurato il nuovo Memoriale nazionale dei caduti sul Monte Herzl, a Gerusalemme.

Situato all’ingresso dello storico cimitero militare nazionale del Monte Herzl, a poca distanza da Yad Vashem, il Museo e Memoriale della Shoà, il nuovo monumento è destinato a commemorare ognuno degli oltre 23.000 combattenti morti nella difesa della moderna comunità ebraica in Terra d’Israele, prima e dopo la nascita dello stato. “Ricordare ogni singolo caduto non è semplice ma è fondamentale – ha spiegato ai giornalisti Aryeh Mualem, direttore del Dipartimento Famiglie e Commemorazioni del Ministero della difesa – Questo è esattamente il posto dove ricordare ognuno di loro”.

I visitatori scenderanno una scala di ampi gradini in pietra in un corridoio dove, su un muro, vengono proiettati video relativi a soldati di epoche diverse, a partire dalle unità di difesa pre-statali. Al termine, una sala si apre su uno spazio semi-aperto circondato da panchine.

Al centro, una sorta di grande campana composta da più di 6.000 mattoni d’acciaio progettati e fabbricati dalla Merkava Tank Administration del Ministero della difesa israeliano, a rappresentare lo spirito del versetto biblico: “E forgeranno le loro spade in vomeri d’aratro e le loro lance in falci”.

Un sentiero a spirale, sostenuto da pilastri di cemento, si snoda attorno alla struttura. I nomi dei soldati caduti, con la relativa data di morte, sono incisi sui mattoni che formano il muro del percorso di 260 metri. Ogni mattone è illuminato da una candela che si accende automaticamente nell’anniversario della morte della persona. La luce esterna penetra attraverso le aperture fra i mattoni. Il memoriale contiene così i nomi di tutti i caduti, a partire dalla prima vittima del terrorismo arabo, il 23enne Aharon Hershler ucciso a Gerusalemme nel gennaio 1873, fino ai soldati morti di recente. I nomi dei soldati sono incisi sui mattoni con caratteri tutti uguali, indipendentemente dal loro grado, e in ordine cronologico senza distinzioni di unità d’appartenenza, al fine di preservare il principio di uguaglianza di fronte al sacrificio che caratterizza le Forze di Difesa, i servizi di sicurezza e le forze di polizia israeliane.

All’ingresso della sala c’è una fiamma perpetuamente accesa, accanto alla bandiera d’Israele. Verso la parte superiore del percorso, alcuni cippi commemorativi elettronici mostrano foto e informazioni sui soldati caduti in quel dato giorno dell’anno. La fine del percorso si apre sul cimitero del Monte Herzl.

I visitatori potranno individuare ogni specifico mattone su una serie di touch screen distribuiti lungo tutto il percorso. I visitatori potranno anche fotografare un nome con lo smart-phone e ricevere informazioni sul soldato e la sua storia attraverso un’apposita applicazione.

“Lo Stato di Israele – spiega Aryeh Mualem – ha già simboli di commemorazione nazionale, come la pausa di due minuti al suono delle sirene. Ma non avevamo ancora un luogo dedicato alla dimensione personale dei caduti. Il memoriale permetterà di ricordare soldati e soldatesse come singoli individui, cosa particolarmente importante nel momento in cui molti genitori e parenti stanno invecchiando. Chi ricorderà un figlio morto giovanissimo, quando i genitori non ci saranno più? Noi vogliamo ricordare ognuno di loro. Inoltre – aggiunge Mualem – quando gli alti rappresentanti dello Stato d’Israele si recano in paesi esteri, solitamente iniziano le loro visite deponendo una corona sulla lapide del milite ignoto di quel paese. In Israele si è deciso che non esisterà mai una lapide del milite ignoto. Quindi il memoriale di tutti i caduti potrà servire a questo scopo, permettendo a tutte le personalità straniere in visita ufficiale di rendere omaggio ai soldati caduti nella difesa di Israele”.

“Il memoriale – dice il direttore, Yair Ben-Shalom – offre la possibilità di collegarsi con le persone, di ripercorrere la storia di un battaglione, di una città e delle sue perdite, di un caduto il cui nome può suonare famigliare e di cui si desidera sapere di più”.

Nei prossimi due mesi le visite saranno riservate ai famigliari dei caduti. Successivamente il memoriale sarà aperto al grande pubblico.

(Da: Times of Israel, YnetNews, 27.4.17)

Il nuovo memoriale dei caduti, appena prima dell’inaugurazione: