Netanyahu: Hamas e ISIS condividono la stessa ideologia fanatica

Il primo ministro israeliano all'Onu: "La nostra lotta è la vostra lotta: i nazisti credevano nella razza superiore, gli islamisti militanti credono nella fede superiore”

“Questi sono i veri crimini di guerra” (Netanyahu all’Onu con una foto di France 24 che mostra bambini di Gaza in mezzo ai lanciarazzi)

Sconfiggere lo “Stato Islamico” lasciando l’Iran con la bomba atomica significa vincere una battaglia ma perdere la guerra. Lo ha detto lunedì sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu intervenendo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

“Il popolo di Israele – ha detto Netanyahu – prega per la pace, ma le nostre speranze di pace sono in pericolo perché ovunque guardiamo, vediamo l’islamismo militante che avanza. Non è islam, non è militanza: è islamismo militante”. Nel suo discorso, Netanyahu ha stabilito un nesso preciso tra la minaccia rappresentata per Israele da Hamas che domina Gaza e la minaccia che la comunità internazionale in generale deve affrontare ad opera dell’ISIS. “Hamas, come lo Stato Islamico, vuole il califfato” ha detto Netanyahu, e ha spiegato: “L’obiettivo immediato di Hamas è distruggere Israele. Ma Hamas ha un obiettivo più ampio, che è lo stesso dell’ISIS. ISIS e Hamas sono rami dello stesso albero velenoso. Sul piano degli obiettivi finali, Hamas è l’ISIS e l’ISIS è Hamas. La lotta di Israele contro Hamas è la lotta del mondo contro l’islamismo violento. La lotta contro l’islamismo militante è indivisibile. Ecco perché la lotta di Israele contro Hamas è anche la vostra lotta. Israele sta combattendo oggi ciò che i vostri paesi potrebbero essere costretti a combattere domani”.

Hamas, Stato Islamico (ISIS), Hezbollah e altre organizzazioni militanti islamiste, ha detto il primo ministro israeliano, “condividono tutte la stessa ideologia fanatica: cercano di creare enclave di islamismo militante in continua espansione, dove non esistono libertà né tolleranza. L’ambizione dell’islamismo militante di dominare il mondo sembra una follia. Ma altrettanto folle sembrava l’ambizione globale di un’altra ideologia che ha avuto corso decenni fa: quella nazista. I nazisti credevano nella razza superiore. Gli islamisti militanti credono nella fede superiore”.

"I nazisti credevano nella razza superiore, gli islamisti militanti credono nella fede superiore”

“I nazisti credevano nella razza superiore, gli islamisti militanti credono nella fede superiore”

Allo stesso modo di queste organizzazioni islamiste militanti, ha continuato Netanyahu, l’Iran è altrettanto pericoloso: “Un Iran dotato di armi nucleari sarebbe la più grave minaccia per tutti noi: significherebbe islamisti militanti con la bomba atomica. Una cosa è affrontare militanti islamisti su un pick-up con una mitragliatrice, tutt’altra affrontarli quando fossero dotati di armi di distruzione di massa. Lascereste che l’ISIS arricchisse l’uranio o sviluppasse missili balistici intercontinentali? Allora non si può lasciare che lo faccia nemmeno l’Iran. Sconfiggere l’ISIS e lasciare che l’Iran resti una potenza sulla soglia del nucleare significa vincere la battaglia, ma perdere la guerra – ha sintetizzato Netanyahu – Il presidente iraniano Rouhani è venuto su questo podio la scorsa settimana a versare lacrime di coccodrillo. Non fatevi ingannare dalla bugiarda offensiva seduttiva iraniana – ha ammonito – E’ pensata per un solo scopo: togliere le sanzioni e rimuovere gli ostacoli sul percorso dell’Iran vero la Bomba. Permettere che ciò accada metterebbe a repentaglio il futuro di tutti noi. Una volta che l’Iran arrivasse a produrre bombe atomiche, seduzione e sorrisi scomparirebbero del tutto”. Netanyahu ha strappato l’applauso quando ha ribadito la posizione di Israele secondo cui “le potenziali capacità nucleari dell’Iran devono essere completamente smantellate”.

Passando alla lotta contro Hamas e all’operazione “Margine protettivo”, il primo ministro israeliano ha chiesto ai delegati delle nazioni del mondo: “Cosa farebbero i vostri paesi se migliaia di razzi venissero sparati contro le vostre città? Certamente non lascereste che i terroristi sparassero impunemente i razzi contro i vostri cittadini. Israele si è difeso giustamente sia contro gli attacchi di razzi sia contro i tunnel del terrorismo”.

Hamas, ha detto Netanyahu, ha combattuto una guerra di propaganda. “Ha cinicamente usato scuole palestinesi e dell’Onu come scudi e come magazzini di armi, mentre sparava contro Israele”. A proposito dell’accusa di “genocidio” mossa dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) nel suo discorso di venerdì alle Nazioni Unite, Netanyahu ha detto: “Non abbiamo mai preso deliberatamente di mira i civili a Gaza e ci rincresce per ogni vittima civile. Nessun altro paese e nessun altro esercito nella storia hanno mai fatto tanto quanto noi per evitare il più possibile di causare vittime tra la popolazione civile del nemico. I nostri soldati si attengono a standard morali più alti di ogni altro esercito al mondo: dovrebbero essere ammirati, non condannati”. Hamas, invece, “fa di tutto per colpire vite civili. Hamas mette deliberatamente i suoi razzi dove vivono e giocano i bambini palestinesi” ha accusato Netanyahu mostrando una foto tratta da un reportage di France 24 in cui si vedono bambini di Gaza che giocano nei pressi di un lanciarazzi. “Questi sono i veri crimini di guerra – ha esclamato – commessi dagli alleati di Abu Mazen nel governo di unità nazionale palestinese da lui guidato. Israele usa i suoi missili per proteggere i propri figli, Hamas usa i suoi figli per proteggere i propri missili. Hamas ha deliberatamente piazzato i suoi razzi nel mezzo delle case e degli ospedali. E’ così che dei civili palestinesi sono rimasti tragicamente e involontariamente uccisi. Israele non prende di mira i civili”.

“Israele usa i suoi missili per proteggere i propri figli, Hamas usa i suoi figli per proteggere i propri missili” (nell’area rossa, la scuola da dove i terroristi di Hamas hanno sparato il razzo che ha ucciso Daniel Tregerman, 4 anni, del kibbutz Nahal Oz)

Netanyahu ha anche attaccato il Consiglio Onu per i diritti umani criticandone l’ipocrisia di condannare Israele “mentre ai terroristi di tutto il mondo manda il messaggio: usate pre i bambini come scudi umani. Il Consiglio Onu per i diritti umani – ha detto – ha tradito la sua nobile missione di proteggere gli innocenti. Il Consiglio per i diritti umani è diventato il Consiglio per i diritti del terrorista. Persino la locuzione Consiglio Onu per i diritti umani è diventata un ossimoro”. Netanyahu ha denunciato “il pregiudizio contro Israele” del Consiglio Onu per i diritti umani come una nuova forma di antisemitismo.

Il primo ministro ha riservato per la fine del suo intervento il tema dei negoziati di pace israelo-palestinesi, fermi dal mese di aprile. “Sono pronto a fare uno storico compromesso” ha detto Netanyahu spiegando che il mondo arabo sta cominciando a riconoscere gli interessi comuni che ha con Israele a causa dell’escalation dell’islamismo estremista: “Un ampio riavvicinamento tra Israele e mondo arabo può contribuire a facilitare la pace israelo-palestinese. Israele è pronto a lavorare con i partner arabi per affrontare i pericoli e cogliere le opportunità”. L’iniziativa di pace araba, tuttavia, “deve essere aggiornata alla luce alla realtà attuale”, ha detto Netnayahu. E ha aggiunto: “In qualunque accordo di pace insisterò sempre sul fatto che Israele sia in grado di difendersi da sé. Può darsi che ci sia ancora qualcuno che non prende sul serio le preoccupazioni di Israele sulla sicurezza sul serio. Sia chiaro: io le prendo e le prenderò sempre sul serio”.

Netanyahu ha terminato il suo discorso citando il profeta Isaia: “Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non avrò requie”. E ha concluso: “Accendiamo la fiaccola della verità e della giustizia per salvaguardare il nostro futuro comune”.

(Da: YnetNews, Jerusalem Post, 29.4.14)