Nuova teoria sullesatta ubicazione del Tempio ebraico

Secondo il prof. Joseph Patrich, dellUniversità di Gerusalemme, il Secondo Tempio era collocato più a sud-est e diagonalmente, e non comprendeva la roccia oggi coperta dalla Cupola islamica

image_1580Gli esperti hanno opinioni diverse sull’ubicazione del Secondo Tempio a Gerusalemme, ma Joseph Patrich, professore dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Gerusalemme, dice che alcuni reperti archeologici finora ignorati dagli studiosi indicano esattamente l’ubicazione, che sarebbe leggermente diversa da quella comunemente accreditata.
Il luogo identificato dal prof. Patrich pone il Tempio e i suoi cortili, locali e porte in un quadro di riferimento più sudorientale e diagonale di quanto ritenuto dagli studiosi in precedenza.
Localizzando il Tempio in questo modo, Patrich conclude che la roccia su cui nel VII secolo e.v. fu costruita la moschea chiamata Cupola della Roccia è fuori dai confini del Tempio vero e proprio. La roccia è considerata dai musulmani il luogo da cui Maometto ascese al cielo, e dagli ebrei il luogo del sacrificio di Isacco.
Patrich basa la sua teoria sullo studio di una grande cisterna sotterranea sul Monte del Tempio, di cui l’ingegnere inglese Charles Wilson nel 1866 tracciò una mappa su incarico del Palestine Exploration Fund. La gigantesca cisterna, lunga 54 metri e larga 4,5, si trovava vicino all’angolo sudorientale della piattaforma superiore del Monte del Tempio. Era orientata a sudest, con diramazioni che si estendevano verso nord e sud. Esaminando l’ubicazione e la configurazione della cisterna insieme alle descrizioni del rito giornaliero nel Tempio e dintorni trovate nella Mishna (la tradizione rabbinica orale compilata nel III secolo e.v.), Patrich sostiene che questa cisterna è l’unica trovata sul Monte del Tempio che possa coincidere con il testo della Mishna che descrive rituali essenziali per i doveri quotidiani di purificazione compiuti dai sacerdoti sull’altare nel cortile del Tempio. Su questa base, dice, si può “ricostruire” l’ubicazione del fonte (un ampio lavabo) usato dai sacerdoti per i lavaggi rituali, con acqua proveniente da un meccanismo a ruota nella cisterna. Dopo questa purificazione, i sacerdoti salivano la vicina rampa fino all’altare sacrificale. Localizzando così il fonte, la ruota dell’acqua, la rampa e l’altare, si può tracciare la mappa, di nuovo in base alle coordinate della Mishna, dell’allineamento del Tempio stesso e delle sue porte e locali.
Tutte queste considerazioni hanno condotto Patrich a disegnare un diagramma del Tempio e dei suoi dintorni che lo pongono più ad est e a sud di quanto ritenuto in precedenza e ad un angolo sudorientale rispetto al muro orientale del Monte del Tempio, anziché perpendicolare ad esso, come si pensava prima. È questa nuova ubicazione che lascerebbe anche la roccia della Cupola della Roccia fuori dai confini del Tempio.
Il prof. Patrich ci tiene a sottolineare che la sua ricerca sull’ubicazione del Tempio è di natura strettamente accademica, e non le devono essere attribuite connotazioni politiche.

(Da: Università Ebraica, Dept. of Media Relations, 07.02.07)

Nell’immagine in alto: Il Tempio Ebraico secondo la collocazione individuata dal prof. Patrich, sovrapposto alla pianta dell’attuale upola della Roccia