Olmert: I nostri nemici ci hanno sottovalutato

Cè chi ha interpretato la nostra volontà di pace come un segno di debolezza

image_1306“Israele non ha cercato questo scontro, ma c’è chi ha interpretato la nostra volontà di pace come un segno di debolezza. I nostri nemici hanno sbagliato di grosso a pensare che il nostro autocontrollo fosse un segno di debolezza”. Lo ha detto lunedì il primo ministro israeliano Ehud Olmert parlando alla Knesset dei combattimenti in corso al nord.
“Israele non ha dispute territoriali aperte né al confine nord né al confine sud – ha continuato Olmert – ed è nostro interesse che il Libano sia calmo e stabile, libero dalle potenze esterne. Speriamo che uno di questi giorni sia possibile arrivare a un accordo di pace, con vantaggio reciproco per entrambe le parti. I combattimenti in corso sono rivolti contro organizzazioni terroristiche in Libano e a Gaza. Tali organizzazioni operano in subappalto, sotto gli ordini, l’incoraggiamento e il finanziamento di soggetti che sostengono il terrorismo e si oppongono alla pace: si tratta dell’asse del male che comanda da Teheran a Damasco. Israele non accetterà di restare ostaggio né delle organizzazioni terroristiche, né di stati sovrani. Siamo al momento della verità. Ci adatteremo a vivere sotto la minaccia di questo asse del male, o faremo appello alla nostra forza interna in un dimostrazione di determinazione ed equilibrio? La nostra risposta è nota ad ogni singolo israeliano, ed oggi riecheggia in tutta la regione: quando missili e razzi vengono lanciati sui nostri cittadini e sulle nostre case, la nostra risposta è la guerra combattuta con tutte le nostre forze, con tutta la nostra determinazione, con tutto il nostro coraggio e spirito di sacrificio. Noi non desideriamo né la guerra né lo scontro, ma quando è necessario siamo capaci di affrontarli. Abbiamo diritto alla nostra libertà e, quando dobbiamo, sappiamo batterci per difenderla”.
Il primo ministro israeliano ha concluso il suo intervento rivolgendosi ai famigliari dei soldati presi in ostaggio dai terroristi. “Ci penso costantemente – ha detto – Non li dimentico nemmeno un momento: erano là per difenderci e noi faremo di tutto per riportarli a casa, in un modo che non incentivi ulteriori sequestri”.
Gilad Shalit è stato preso in ostaggio in territorio israeliano presso il confine con la striscia di Gaza il 25 giugno. Ehud Goldwasser e Eldad Regev sono stati presi in ostaggio in territorio israeliano nei pressi del confine con il Libano mercoledì scorso.

(Da: YnetNews, Jerusalem Post, 17.07.06)

Nella foto in alto: bambine israeliane in un rifugio anti-aereo a Kyriat Shmona (nord Israele)