Oggi a Gaza e in Israele si combattono due guerre. La prima è la guerra nelle strade e fra le case della striscia di Gaza. E’ una guerra che Hamas e altri palestinesi hanno scatenato con la disumana carneficina perpetrata in Israele il 7 ottobre
Quando gli studenti protestano, spesso lo fanno nell’ingenua convinzione di poter rendere il mondo come pensano che dovrebbe essere urlandogli contro. Può trattarsi di un rito di passaggio che suscita tenerezza, persino ammirazione.
E’ Natale, e se fosse qui a sentire le campane che suonano mentre miliardi di persone si apprestano a celebrare il suo compleanno, l’ebreo Gesù avrebbe di che restare sconcertato (e forse in crisi di identità) nel sentire tanti invitati ai festeggiamenti sostenere che lui che era originario della "Palestina"
Mentre i cittadini cristiani d’Israele si apprestano a celebrare il Natale, l'Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha diffuso dati aggiornati sulla comunità cristiana del paese.
Odio la guerra. Odio la guerra dal 1975, quando iniziò la guerra civile libanese e io ero un adolescente libanese di quattordici anni. Sostengo sempre la pace come alternativa alla guerra, quando le parti possono negoziare la pace invece di ammazzarsi a vicenda.
Iris Haim, madre di Yotam, uno dei tre ostaggi israeliani uccisi per errore dai militari lo scorso 15 dicembre nel quartiere Shijaiyah della città di Gaza, ha registrato mercoledì un messaggio rivolto ai soldati che hanno sparato, nel quale dice loro che lei e la sua famiglia gli vogliono bene e non li incolpano per la morte del figlio.
La difficile condizione degli abitanti di Gaza è dovuta, in primo luogo, all’invasione e al massacro di israeliani perpetrato da Hamas il 7 ottobre. Ora i palestinesi di Gaza stanno soffrendo perché vengono usati come scudi umani da Hamas, che ha bisogno della morte dei propri civili
In un'intervista dello scorso 11 dicembre trasmessa dalla tv Al-Araby (del Qatar), il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh ha affermato che Hamas e Fatah costituiscono due "pilastri" del movimento nazionale palestinese
Le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso una serie di filmati che mostrano attacchi aerei nella striscia di Gaza che sono stati rinviati o annullati a causa della presenza di civili palestinesi nei pressi degli obiettivi, una prassi consueta per le forze armate d'Israele.