Schermaglie e bugie

Perché la tv palestinese non ha mandato in onda il discorso di Netanyahu all’Onu?

Se ne discute in Israele: commenti sulla stampa israeliana

Scrive Alex Fishman su Yediot Aharonot: «Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sottolineato come, dopo l’11 settembre, gli estremisti islamisti abbiano massacrato innumerevoli innocenti: a Londra, a Madrid, a Baghdad, a Mumbai, a Tel Aviv, a Gerusalemme e in ogni altra parte di Israele. Il maggior pericolo che minaccia il nostro mondo è che […]

Leggi tutto l'articolo ›

Linee del ’67: a un tiro di schioppo

Sul sito MyIsrael, una spettacolare fotografia che vale più di mille discorsi.

Si presenta come una carrellata di splendide foto panoramiche della parte centrale di Israele, quella piana costiera che ospita un’altissima concentrazione di popolazione e di attività socio-economiche e dove sorgono Tel Aviv e altri importanti centri abitati del paese. Ben presto ci si avvede, tuttavia, che le foto – montate in un’unica spettacolare immagine panoramica […]

Leggi tutto l'articolo ›

“Senza condizioni, senza tabù: sediamoci e trattiamo”

Video-messaggio del portavoce del ministero degli esteri israeliano “ai miei vicini palestinesi”.

Testo del video-messaggio di Yigal Palmor, portavoce del ministero degli esteri israeliano, “ai miei vicini palestinesi”, diffuso mercoledì su YouTube (per vedere il filmato in inglese, cliccare sul link qui sotto): «Mettiamo subito in chiaro una cosa sin dall’inizio: Israele non si oppone a uno stato palestinese. Israele desidera convivere pacificamente, fianco a fianco, con […]

Leggi tutto l'articolo ›

Una farsa all’Onu

La comunità internazionale non ama i palestinesi: detesta Israele (e si fa i propri gretti interessi).

Commenti dalla stampa israeliana

Scrive Yigal Walt, su YnetNews: «Molti esperti hanno già fatto notare che l’Autorità Palestinese non dispone di gran parte delle condizioni basilari che uno Stato funzionante dovrebbe avere. Non basta. Recenti sviluppi e rivelazioni, alla vigilia della domanda all’Onu di riconoscimento di indipendenza unilaterale (cioè senza accordo negoziato con Israele) da parte dell’Autorità Palestinese, evidenziano […]

Leggi tutto l'articolo ›

Uno tsunami in un bicchier d’acqua

Perché un Pese sia ammesso all’Onu, innanzitutto deve esserci quel Paese.

Scrive Emanuel Navon, su Yisrael Hayom: “Il previsto voto all’Onu sul riconoscimento di uno stato palestinese unilaterale (cioè, senza accordo negoziato con Israele) non sarà – come qualcuno ha detto – uno”tsunami diplomatico”, quanto piuttosto una tempesta in un bicchier d’acqua. Secondo la Carta delle Nazioni Unite, un Paese che vuole essere ammesso nell’Organizzazione deve […]

Leggi tutto l'articolo ›

Abu Mazen si è chiuso nell’angolo

Difficilmente potrà riconsiderare la richiesta di riconoscimento unilaterale all’Onu.

Da un articolo di Avi Issacharoff

Se tutto andrà come previsto, il ministro della difesa israeliano Ehud Barak sarà partito sabato sera per gli Stati Uniti in un estremo tentativo di trovare una soluzione all’attuale crisi diplomatica coi palestinesi e il Quartetto (composto da Stati Uniti, Unione Europea, Russa e Onu) avrà indetto una riunione d’emergenza a New York, mentre gli […]

Leggi tutto l'articolo ›

Dov’è la primavera di Abu Mazen?

I palestinesi potrebbero capire che le loro frustrazioni sono causate dal loro governo.

Di Jonathan Schanzer

Il mese scorso l’uomo forte della Libia, Muammar Gheddafi, ha perso il potere a Tripoli. Il dittatore siriano Bashar Assad sembra sull’orlo di un destino analogo a Damasco. Con il mondo arabo in pieno subbuglio, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) potrebbe presto sentire il fiato sul collo. Finora Abu Mazen si è […]

Leggi tutto l'articolo ›

Il vero ostacolo alla pace? 80 anni di rifiuto arabo-palestinese

È su YouTube un secondo video esplicativo del vice ministro degli esteri israeliano.

Con Danny Ayalon

Il vice ministro degli esteri israeliano Danny Ayalon ha diffuso martedì su YouTube un filmato di sei minuti intitolato “La verità sul processo di pace”, nel quale spiega in parole semplici, con l’aiuto di una grafica accattivante, che “il motivo per cui il processo di pace non ha successo non è la presenza israeliana in […]

Leggi tutto l'articolo ›

Sempre tutta colpa di Bibi?

Intanto Erdogan si atteggia a campione anti-Israele, ed è in dubbio il trattato di pace con l’Egitto.

Di Moshe Arens

Com’è facile e comodo dare sempre tutte le colpe a Bibi. Che si tratti della roboante teatralità anti-israeliana del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan o delle recenti gratuite accuse dell’ex segretario alla difesa americano Robert Gates, si può sempre attribuirne la responsabilità al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, perlomeno stando a tanta parte dei […]

Leggi tutto l'articolo ›

Lo scivolone della Turchia

Sembra una replica di ciò che accadde nel 1979 quando gli ayatollah presero il potere in Iran.

Da un editoriale del Jerusalem Post

Molti israeliani restano di nuovo scioccati ad ogni premeditato attacco della persistente escalation del premier turco Recep Tayyip Erdogan contro quelli che un tempo erano gli stretti rapporti fra Israele e Turchia. Le conseguenze sono severe non solo sul fronte diplomatico, ma anche sul piano economico, come ha sottolineato il governatore della Banca d’Israele Stanley […]

Leggi tutto l'articolo ›