Israele verso gli 8 milioni di abitanti

La comunità ebraica in Terra d’Israele in controtendenza rispetto al declino demografico della Diaspora

La tendenza in Israele a formare famiglie ebraiche più numerose in confronto al tasso di nascite tra gli ebrei della Diaspora risulta un modello confermato dalle cifre più recenti sulla popolazione, commentate in occasione del capodanno ebraico dal demografo Sergio Della Pergola, titolare della cattedra “Shlomo Argov” in Rapporti Israele-Diaspora dell’Università di Gerusalemme. L’Ufficio Centrale […]

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I messaggi contraddittori dell’Autorità Palestinese

Il pubblico palestinese è disorientato, e certamente non è sollecitato a sperare nella pace.

Di Khaled Abu Toameh

È veramente difficile, in questi giorni, capire esattamente cosa pensa o cosa vuole l’Autorità Palestinese. Nelle scorse settimane si è espressa con ben più di una voce, inviando sovente messaggi contraddittori. Questo stato confusionale, spiegano alcuni palestinesi di Ramallah, sarebbe direttamente collegato ai negoziati diretti avviati la scorsa settimana a Washington fra la dirigenza dell’Autorità […]

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Negoziati israelo-palestinesi: quali sbocchi possibili?

Cosa può offrire Netantyahu che non abbiano già offerto Barak e Olmert?

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

Scrive Ha’aretz: «Il summit di Washignton ha conseguito gli obiettivi fissati ed è terminato con l’annuncio della ripresa dei negoziati per arrivare ad una composizione del conflitto israelo-palestinese che risolva tutte le questioni chiave e conduca alla nascita di uno stato palestinese. Nei suoi discorsi a Washington, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso […]

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Il disimpegno necessario

Il ritiro da Gaza del 2005 fu problematico, ma strategicamente era e rimane cruciale.

Di Ari Shavit

Circa sei mesi prima del ritiro di cinque anni fa dalla striscia di Gaza, ad alcune decine di opinionisti israeliani venne chiesto quali ripercussioni avrebbe avuto il disimpegno unilaterale. Benjamin Netanyahu disse che un ritiro unilaterale in cambio di niente avrebbe posto una minaccia esistenziale. Uzi Arad era dell’opinione che il disimpegno avrebbe causato una […]

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Un approccio differente

Un accordo ad interim sarebbe più realistico della chimera della pace globale subito.

di Ari Shavit

Cosa hanno in comune fra loro Barack Obama, George Bush, Bill Clinton, Hillary Clinton, Benjamin Netanyahu, Ehud Olmert, Ehud Barak, Tzipi Livni, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), Hosni Mubarak, re Abdullah di Jordan, re Abdullah dell’Arabia Saudita, Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, David Cameron, Silvio Berlusconi, Vladimir Putin, Hu Jintao e Ban Ki-moon? L’approccio. In effetti, nonostante […]

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È tempo di affrontare i problemi lasciati finora sotto il tappeto

Ma non sarà facile, coi palestinesi fermi sulle posizioni del 1947.

Di Yoel Marcus

Può darsi che sia solo una coincidenza, ma anche la conferenza di Camp David che generò l’accordo-quadro per la pace fra Israele ed Egitto ebbe inizio nel mese di settembre (del 1978). Il summit si prefiggeva di affrontare le questioni al cuore del conflitto fra israeliani ed egiziani e delineare un accordo-quadro per il trattato […]

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Alberi vivi ed ebrei morti

C’è più attenzione per le pene degli ebrei morti anni fa che per aggressioni e minacce a quelli vivi.

Da un articolo di M. Gerstenfeld

Il 23 agosto scorso è accaduto ad Amstardam un fatto a quanto pare di importanza mondiale: durante una tempesta è caduto il vecchio ippocastano che Anna Frank vedeva dal nascondiglio dove era confinata con la famiglia. Centinaia di mass-media in tutto il mondo, Israele compreso, hanno parlato dell’albero caduto e ne hanno mostrato le immagini. […]

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I calcoli sbagliati di Ahmadinejad

Israele è moderato e pragmatico, ma anche assai risoluto quanto è in gioco la sua sopravvivenza

Da un editoriale del Jerusalem Post

Mahmoud Ahmadinejad si atteggia spesso a gran conoscitore della realtà israeliana. Israele, ha ripetuto per l’ennesima volta le settima scorsa, è “troppo debole” per colpire militarmente l’Iran, e “non ha abbastanza coraggio” per impedire con determinazione i progressi di Teheran verso l’atomica. Il presidente iraniano si sbaglia. Né debole né privo di coraggio, Israele è […]

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Una nuova scadenza: agosto 2011

Porre fine ''al conflitto” (Netanyahu) o ''all’occupazione” (Abu Mazen) non è la stessa cosa.

Di Aluf Benn

L’effetto immediato dell’annuncio della ripresa di colloqui diretti fra israeliani e palestinesi è stato quello di stabilire una nuova scadenza nel calendario del Medio Oriente: agosto 2011. Questa, infatti, è la data entro la quale dovrebbero concludersi sia i negoziati su tutti dossier relativi allo status definitivo, sia il piano del primo ministro dell’Autorità Palestinese […]

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Qualche speranza, molto disincanto

In attesa dei negoziati diretti a Washington.

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

A proposito dell’avvio, il 2 settembre a Washington, di negoziati diretti senza precondizioni fra Israele e palestinesi, come richiesto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Ha’aretz scrive: «Presto sarà chiaro a tutti se la mossa di Netanyahu è solo una manovra ad effetto volta solo a guadagnare tempo e alleggerire le critiche internazionali circa l’operato […]

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