Uno contro uno

Tra zero e mille scarcerazioni, questa sarebbe l’unica formula sensata e convincente

di Charley J. Levine

Israele ha urgentemente bisogno di una politica precisa riguardo allo scambio di prigionieri. Una volta ne avevamo una. Era: nessun negoziato coi terroristi, punto. Quella politica si è oggi trasformata in un assurdo “mercato a qualunque prezzo”, fino ad arrivare a venti terroriste scarcerate in cambio di una videocassetta. Speriamo che uno giorno, il più […]

Leggi tutto l'articolo ›

Dopo Shalit, tornare allo spirito di Entebbe

Portare a casa Gilad Shalit costerà vite umane

di Ari Shavit

Portare a casa Gilad Shalit costerà vite umane. Non sappiamo quante, non conosciamo i loro volti né i loro nomi: ma possiamo presupporre che stanno camminando in mezzo a noi. Come diretto risultato dell’accordo su Shalit, costoro perderanno la vita. Quando il governo israeliano approva un accordo “a qualunque prezzo”, questo può essere il prezzo: […]

Leggi tutto l'articolo ›

“Un passo difficile e generoso per la pace. Che i palestinesi facciano altrettanto”

La dichiarazione del primo ministro israeliano sul congelamento delle nuove costruzioni in Cisgiordania

di Benjamin Netanyahu

Oggi (25.11.09) il mio governo ha autorizzato una politica di limitazione circa gli insediamenti che contempla una sospensione delle nuove licenze e delle nuove costruzioni in Giudea e Samaria (Cisgiordania) per un periodo di dieci mesi. Il mio governo ha autorizzato questo passo di vasta portata in nome del nostro profondo desiderio di pace. Noi […]

Leggi tutto l'articolo ›

Caso Shalit: gli interessi in gioco

Israele deve salvare l’ostaggio senza rafforzare Hamas, Barghouti ne vuole approfittare

di Yaakov Katz

Lo scorso ottobre, quando Israele scarcerò una ventina di detenute palestinesi in cambio di un video con Gilad Shalit, i funzionari della difesa dicevano che Hamas non era interessata a un accordo in quel momento perché preferiva aspettare una data più vicina alle elezioni dell’Autorità Palestinese per approfittare del proprio prevedibile aumento di popolarità. L’interesse […]

Leggi tutto l'articolo ›

Premio Nobel per dabbenaggine

L’amministrazione Obama continua a fare errori che silurano i suoi stessi obiettivi

di Barry Rubin

L’amministrazione Obama continua a fare grossi errori, con effetti devastanti sui suoi stessi obiettivi e interessi. Ciò che stupisce è come non vengano capite le implicazioni delle sue azioni. La politica attuale americana ha già demolito le poche possibilità, non solo di far progredire il processo di pace sul fronte israelo-palestinese, ma anche solo di […]

Leggi tutto l'articolo ›

Quando si mette un carro senza ruote davanti a buoi zoppi

Mai sottovalutare la propensione dei palestinesi a tirarsi la zappa sui piedi

di Zalman Shoval

Mai sottovalutare la propensione dei palestinesi a tirarsi la zappa sui piedi, vale a dire, la situazione in cui si è infilato il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) riguardo al processo di pace. È vero che può non essere tutta colpa sua: segnali contraddittori dall’estero hanno fatto la loro parte. Ma Abu Mazen […]

Leggi tutto l'articolo ›

“Francop? Quale Francop?”

Un crimine di guerra annunciato, il cargo di armi iraniane. Ma il mondo non ascolta

Editoriale del Jerusalem Post

Data la natura stessa della lotta, spesso segreta, contro il traffico d’armi a favore sia di Hamas che di Hezbollah, probabilmente non si saprà mai con precisione quanti tentativi sono stati sventati nel corso degli anni, quanti natanti sono stati intercettati in mezzo al mare e con cosa a bordo. Accade però, talvolta, che le […]

Leggi tutto l'articolo ›

“Tradurre in Egitto i testi ebraici per conoscere le trame del nemico”

Continua la polemica sulla normalizzazione con Israele

di Zvi Bar'el

Tempesta in vista, fra gli intellettuali in Egitto, dopo che la poetessa egiziana Iman Mersal ha permesso che uno dei suoi libri venisse pubblicato in ebraico (“Geografia alternativa”, tradotto da Sasson Somekh, per i tipi della Hakibbutz Hameuhad publishing house). Come può – ci si domanda – un qualunque autore egiziano superare questo limite, sfidare […]

Leggi tutto l'articolo ›

Il boomerang dell’indipendenza unilaterale

Con il loro bluff, Erekat e Abu Mazen danneggiano più la causa palestinese che Israele

di Haviv Rettig Gur e al.

La dichiarazione di sabato scorso del negoziatore palestinese Saeb Erekat secondo cui gli israeliani starebbero bloccando l’attuazione della soluzione a due Stati e presto i palestinesi chiederanno all’Onu di riconoscere uno Stato palestinese su tutta la Cisgiordania e la striscia di Gaza, voleva essere una dura minaccia o forse solo una spavalderia ad uso e […]

Leggi tutto l'articolo ›