Per l’Autorità Palestinese, Israele non esiste nemmeno nelle parole crociate

E Tel Aviv è una «moderna città della Palestina occupata».

image_3639Il quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, Al-Hayat al-Jadidah, ha l’abitudine di collocare in “Palestina” e di definire “palestinesi” “occupate” le città israeliane che compaiono nelle definizioni delle sue parole crociate.
La segnalazione giunge dall’organizzazione non-governativa Palestine Media Watch (PMW) che in un comunicato diffuso la scorsa settimana afferma d’aver riscontrato numerosi esempi di tale sconcertante geografia sul giornale che fa capo al presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen).
Ad esempio, in un cruciverba dello scorso dicembre, alla definizione “città palestinese meridionale” corrispondeva la risposta “Beersheba” (che è il capoluogo del Negev israeliano). Un’altra definizione, in un cruciverba del 2009, indicava “Tel Aviv” come una “moderna città nella Palestina occupata”. La località turistica di Eilat, nell’estremo sud di Israele, in un gioco del 2011 veniva definita “porto giordano sul Mar Rosso, a nord di Aqaba”, mentre Giaffa (che fa parte della municipalità di Tel Aviv) veniva definita: “porto palestinese sulle rive del Mediterraneo”. Altri cruciverba nel 2011 definivano “città palestinese” Tiberiade così come Acco (entrambe nel nord di Israele), mentre un gioco del 2009 definiva il massiccio del Carmelo (a Haifa) come “Montagne nella Palestina occupata”, e Lod (presso l’aeroporto internazionale Ben.Gurion) come “città palestinese occupata”.
Non basta. I quiz del quotidiano dell’Autorità Palestinese servono anche per celebrare i terroristi. Il Palestine Media Watch segnala, ad esempio, un cruciverba del 2009 che comprendeva la definizione: “Comandante e martire palestinese che ha guidato l’Operazione della Strada Costiera”. La risposta, naturalmente, è Dalal Mughrabi, la terrorista palestinese che nel 1978 capeggiò il devastante attacco terroristico contro un autobus della linea costiera costato la vita a 37 persone, tra cui 13 bambini. Un altro cruciverba celebrava Yahya Ayyash, il terrorista di Hamas che ideò le stragi suicide e i cui attentati sono costati la vita a decine di civili israeliani. Definizione: “Martire della Palestina, detto l’Ingegnere”.
Nel 1999 Palestine Media Watch diede notizia di un gioco di prole crociate, sempre su Al-Hayat al-Jadidah, che definiva lo Yad Vashem (il museo e memoriale della Shoà a Gerusalemme) “Centro ebraico per commemorare l’Olocausto e la Menzogna”. La notizia causò vivaci reazioni internazionali.
Quest’ultimo comunicato di Palestine Media Watch sottolinea l’intransigente pervicacia con cui, fin nei quiz delle parole crociate, l’Autorità Palestinese continua a negare il riconoscimento di Israele e persino la sua stessa esistenza.

(Da: Times of Israel, 8.1.13 – PMW, 30.12.12)

Si veda il reportage di Palestine Media Watch (in inglese):

http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=8265

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