Perché il Golan deve restare israeliano

Oggi qualunque osservatore ragionevole si rende conto che un ritiro di Israele dalle alture del Golan avrebbe portato a una catastrofe

Di Uri Heitner

Uri Heitner, autore di questo articolo

Uri Heitner, autore di questo articolo

Nel corso degli anni, anche dopo avervi esteso la propria giurisdizione, una serie di successivi governi israeliani hanno continuato a intavolare discussioni e negoziati sulla sorte delle alture del Golan, mettendo in conto la possibilità di doverle abbandonare (in cambio dell’agognato trattato di pace con la Siria) sradicando le comunità e le attività economiche che vi si sono sviluppate.

Oggi qualunque israeliano con la testa sulle spalle, ad eccezione di pochi che devono ancora rinsavire, si rende conto che un ritiro di Israele dalle alture del Golan avrebbe portato a una catastrofe nazionale. Se Israele si fosse ritirato dal Golan, oggi il vero interrogativo per tutti sarebbe: chi posizionerà le proprie forze sulla costa nord-orientale del lago di Tiberiade, i terroristi fondamentalisti sunniti dello “Stato Islamico” (ISIS) o i terroristi sciiti filo-iraniani di Hezbollah? L’intero settentrione di Israele sarebbe caduto in ostaggio di queste o altre forze analoghe.

Esortando la comunità internazionale a riconoscere la sovranità di Israele sulle alture del Golan, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto un passo diplomatico importante. Israele dovrebbe ribadire questa richiesta con determinazione ogni volta che viene proposta una nuova iniziativa diplomatica.

Combattimenti in Siria visti dal versante israeliano del Golan

Fino a poco tempo fa non c’era motivo di sollevare la questione, poiché la richiesta israeliana non veniva capita e dunque non aveva alcuna possibilità di successo. Ma oggi la Siria non esiste più, devastata dalla feroce guerra fratricida che vi infuria da più di cinque anni. L’unico modo per fermare quel bagno di sangue – ormai lo sanno tutti – sarà ridisegnare i confini interni ed esterni della Siria lungo linee etnico-religiose. E’ dentro questo riordinamento generale che Israele ha il diritto storico e geo-strategico di chiedere il riconoscimento internazionale della realtà sulle alture del Golan.

Dopo aver messo a repentaglio la sicurezza di Israele sottoscrivendo l’accordo sul nucleare con l’Iran, gli Stati Uniti e le altre potenze occidentali hanno il dovere di controbilanciare le cose rafforzando le capacità di difesa convenzionale di Israele, il che significa innanzitutto avere confini difendibili. Riconoscere la sovranità di Israele sulle alture del Golan sarebbe un passo importante in questa direzione: un autentico test della volontà, sempre proclamata a parole dalle potenze mondiali, di non abbandonare Israele di fronte alla minaccia del jihadismo globale.

(Da: Israel HaYom, 19.4.16)