Peres: «In Siria, un crimine contro l’umanità: necessaria la reazione internazionale»

«Israele non è implicato, ma sapremo difenderci se qualcuno vorrà farci del male»

Il presidente d’Israele Shimon Peres risponde a chiamate dei cittadini durante la visita al “Moked 100”, la sala emergenze della polizia di Gerusalemme

“La situazione in Siria non rappresenta un incidente locale, ma un crimine contro l’umanità e una violazione del diritto internazionale. Per questo il mondo responsabile si sta unendo per dare una risposta comune”. Lo ha detto il presidente d’Israele Shimon Peres durante una visita, giovedì mattina, alla sede centrale della polizia di Gerusalemme. “La Siria – ha continuato Peres – ha oltrepassato un confine morale. Il mondo intero ha potuto vedere le orribili immagini di bambini siriani che giacevano morti sul pavimento.

Il presidente Obama ha parlato a nome di tutta l’umanità quando ha detto che questa violazione del diritto internazionale, questo assassinio di massa non può passare senza una reazione adeguata. Bisogna capire che la risposta è globale, non locale. Stiamo assistendo al formarsi di una coalizione importante, sia sul piano militare che diplomatico”.

All’inizio di questa settimana Shimon Peres aveva espresso l’opinione che la comunità internazionale dovrebbe adoperarsi per rimuovere le armi chimiche dalla Siria e che l’Onu dovrebbe assegnare alla Lega Araba il compito di creare un governo provvisorio in Siria per fermare lo spargimento di sangue.

Batteria anti-missile “Cupola di ferro” schierata nei pressi di Haifa (Israele settentrionale)

Batteria anti-missile “Cupola di ferro” nei pressi di Haifa (nord Israele)

“Israele – ha sottolineato Peres nella sua dichiarazione di giovedì – non era e non è implicato nei combattimenti in Siria, ma se qualcuno cercherà di farci del male noi risponderemo con tutte le nostre forze. Israele ha un esercito forte, moderno e potente e dispone di sistemi di difesa più evoluti rispetto al passato, schierati a protezione della nostra terra, dei nostri cieli e dei nostri cittadini.

Cittadini israeliani ritirano i kit ABC per la difesa individuale in caso di guerra atomica-biologica-chimica

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Le notizie relative ad attacchi a Israele sono un tentativo di creare panico, ma Israele ha troppa esperienza per cadere nelle trappole della falsa propaganda. Dobbiamo rimanere uniti – ha concluso Peres – rispettare le decisioni del governo, agire secondo le istruzioni del Comando della difesa civile e avere fiducia nelle nostre Forze di Difesa”.

(Da: MFA, Times of Israel, 29.8.13)