Più ebrei in Israele che in qualunque altro paese del mondo

I dati aggiornati, alla vigilia della 58esima Giornata dellIndipendenza.

image_1194Per la prima volta dopo il primo secolo e.v. in Terra d’Israele vivono più ebrei che in qualunque altro paese del mondo. È quanto emerge dai dati diffusi lunedì dal Central Bureau of Statistics israeliano in occasione della 58esima Giornata dell’Indipendenza dello stato di Israele, che quest’anno cade il 3 maggio.
La popolazione totale di Israele risulta oggi pari a 7.026.000 cittadini, con un aumento di 118.000 cittadini rispetto all’anno scorso (dei quali 104.000 dovuti a crescita naturale, cioè nascite superiori ai decessi).
Di tutti gli israeliani, 5.333.000 sono ebrei, pari al 76% del totale. Vi sono poi 1.387.000 arabi israeliani (20% del totale). Un altro 4% (306.000 persone) è formato da immigrati non registrati come ebrei.
Al momento della nascita dello Stato, nel 1948, la popolazione israeliana contava 806.000 persone.
“Se le attuali tendenze verranno confermate – dice il demografo israeliano di origini italiane Sergio Della Pergola – entro 25 o 30 anni Israele potrebbe ospitare la maggioranza assoluta degli ebrei di tutto il mondo”. Della Pergola attribuisce tale incremento al numero di nascite più alto di quello dei decessi fra gli ebrei israeliani (138.000 i nuovi nati dalla Giornata dell’Indipendenza 2005). “Israele è l’unico paese al mondo dove la popolazione ebraica conosce una crescita naturale”, spiega Della Pergola. Per contro, l’aumento della popolazione ebraica israeliana per immigrazione viene quasi annullata dalla migrazione di israeliani verso l’estero. Benché quest’anno vi siano stati circa 21.000 nuovi immigrati, al netto degli emigrati i nuovi arrivi hanno aumentato la popolazione ebraica d’Israele solo di “poche migliaia”.
La popolazione ebraica degli Stati Uniti, aggiunge Della Pergola, è notoriamente difficile da misurare: “Le ultime ricerche risalgono al 2001 e anche le cifre di allora non sono attendibili come quelle fornite dalle statistiche israeliane”. Secondo i dati del 2001, negli Stati Uniti vivevano circa 5,3 milioni di ebrei, ma Della Pergola ritiene che tale cifra sia senz’altro diminuita negli ultimi cinque anni.
Sempre dai dati odierni del Central Bureau of Statistics israeliano emerge che le cinque città più popolose di Israele sono Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, Rishon Lezion e Ashdod, che complessivamente ospitano 1,79 milioni di israeliani, pari a un quarto della popolazione totale. Nel 1948, Tel Aviv era l’unica città israeliana che superava i 100.000 abitanti (ne contava 248.000). Oggi il 44% della popolazione (cioè 3,1 milioni di persone) vive in città con più di 100.000 abitanti. Dal 1948 al 2005 Gerusalemme ha conosciuto una notevole crescita demografica, passando dagli 84.000 residenti di allora al 718.000 di oggi.

(Da: Jerusalem Post, YnetNews, 1.05.06)