Presidente Katsav: Abu Mazen può voltare pagina in Medio Oriente

Purché le condanne del terrorismo non siano fatte solo a parole

image_522Mahmoud Abbas (Abu Mazen) potrebbe scrivere un nuovo capitolo nella storia del Medio Oriente. Lo ha detto domenica il presidente d’Israele Moshe Katsav parlando ai membri dell’associazione parlamentare di amicizia Giappone-Israele, in visita a Gerusalemme.
Katsav ha detto d’essere convinto che Abu Mazen è sincero quando afferma che il terrorismo è stato una tragedia per i palestinesi. “E’ stata una tragedia tanto per i palestinesi quanto per gli israeliani”, ha detto il presidente d’Israele, sottolineando che il terrorismo ha ucciso più israeliani in questi ultimi cinque anni che nei cinquant’anni precedenti.
“Mi auguro che da domani l’Autorità Palestinese vari una nuova politica anti-terrorismo – ha continuato Katsav, facendo riferimento ai risultati delle elezioni presidenziali palestinesi del 9 gennaio – Non è sufficiente che Abu Mazen si espima contro il terrorismo. In quanto leader del suo popolo, deve agire. Non può più dire, come faceva in passato, che Arafat non gli permette di fare nulla contro il terrorismo. Se agirà concretamente, potremmo assistere all’avvio di un nuovo periodo. Il processo di pace potrebbe essere rivitalizzato, e si potrebbero gettare le basi per la creazione di uno stato di Palestina indipendente e sovrano. Allora non vi sarebbe più bisogno di azioni militari israeliane, e la gran parte dei palestinesi potrebbe di nuovo lavorare in Israele, cosa che condurrebbe a un immediato miglioramento delle loro condizioni economiche”.
Katsav si è poi soffermato sull’eventualità che, viceversa, nulla di sostanziale cambi con la nuova leadership palestinese, ed ha messo in guardia rispetto al fatto che, se non vi saranno iniziative palestinesi volte a contrastare il terrorismo, allora sarà Israele che dovrà prendere l’iniziativa, cosa che “potrebbe condurre a un’escalation di violenza”. Per queste ragioni, Katsav ha definito i prossimi mesi come “i più fatidici nelle relazioni fra Israele e palestinesi”.
Il presidente d’Israele ha poi elogiato il Giappone per l’aiuto economico che offre ai palestinesi. “Noi siamo favorevoli al concetto di aiuti umanitari – ha spiegato – ma bisogna stare attenti che gli aiuti non cadano nelle mani di coloro che li userebbero per organizzare attentati terroristici”.
Alla luce dei continui attacchi terroristici, ha concluso Katsav, c’è da sperare che il mondo libero voglia inviare ai palestinesi un chiaro avvertimento: o fermate il terrorismo, o il mondo interromperà ogni rapporto politico con voi.

(Da: Jerusalem Post, 9.1.05)

Vedi anche:
Elezioni politiche palestinesi

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