Presidente Rivlin: “In questo momento la pace coi palestinesi appare impossibile”

E i laburisti all’opposizione approvano la linea del segretario Herzog: disimpegnarsi dai palestinesi anche se al momento si rifiutano di negoziare

Il presidente d'Israele Reuven Rivlin

Il presidente d’Israele Reuven Rivlin

L’attuale situazione della sicurezza e il clima politico nella regione mediorientale rendono praticamente impossibile in tempi prevedibili la prospettiva di un accordo di pace con i palestinesi. Lo ha detto lunedì il presidente d’Israele Reuven Rivlin intervenendo a una conferenza a Gerusalemme organizzata dal quotidiano BeSheva, espressione degli israeliani di Cisgiordania. Rivlin ha aggiunto che, sebbene Israele aneli a vivere in pace, lo stato deve comunque essere sempre pronto a protegge i suoi cittadini e i suoi confini.

“L’ipotesi che in queste circostanze Israele possa arrivare alla pace con i palestinesi attraverso negoziati con il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) mentre Hamas opera incessantemente contro di lui, appare praticamente impossibile – ha detto Rivlin – Non vivremo sempre grazie alla spada, ma vivremo sempre con la spada pronta, e dovremo essere sempre pronti e disposti a proteggere l’impresa sionista e la terra di Israele”.

Rivlin ha continuato dicendo che Israele non deve solo adoperarsi per sedare le violenze, ma anche cercare di affrontare i sentimenti di odio e l’istigazione che stanno al cuore del conflitto. “Alla radice del terrorismo – ha detto – c’è la spaventosa ostilità che nutrono verso di noi i nostri nemici: un’ostilità che è frutto del terrificante indottrinamento costantemente all’opera, anche all’interno dell’Autorità Palestinese; un’ostilità che recluta all’odio persino ragazzini tra i 13 e i 15 anni; un’ostilità che prende di mira il popolo ebraico, ma che non fa alcuna distinzione tra un israeliano che è ebreo e uno che non è ebreo, tra un cittadino e un soldato, tra una ragazza e un anziano o un donna in stato di gravidanza”.

(Da: Time of Israel, 8.2.16)

Isaac Herzog, leader dell’opposizione laburista israeliana

Isaac Herzog, leader dell’opposizione laburista israeliana

Il partito laburista israeliano ha ufficialmente adottato domenica il “piano di separazione” proposto dal capo del partito e leader dell’opposizione Isaac Herzog. Il piano prevede l’adozione di misure volte a disimpegnarsi dai palestinesi anche in assenza di negoziati.

Incontrando lo scorso gennaio a Parigi il presidente francese Francois Hollande e il ministro degli esteri Laurent Fabius, Herzog aveva dichiarato: “Sono sempre stato un sostenitore della prospettiva a due stati, ma dobbiamo essere realistici. Non può realizzarsi in questa fase. L’odio e l’incitamento tra i palestinesi sono semplicemente troppo grandi”. Herzog aveva spiegato che bisognava comunque fare dei passi “per creare una separazione tra israeliani e palestinesi” anche nell’impossibilità di negoziare con loro.

Al congresso del partito laburista tenuto domenica a Tel Aviv, Herzog ha ribadito la sua opinione secondo cui, benché la soluzione a due stati non sia fattibile in questo momento, vi sono misure diplomatiche e di sicurezza che Israele può adottare per migliorare la situazione e facilitare la futura attuazione della soluzione a due stati quando le condizioni lo permetteranno, e ha criticato il governo Netanyahu dicendo: “Noi (laburisti) siamo gli unici che propongono una soluzione pratica che è quella condivisa da due terzi degli israeliani. Non ascoltate chi dice che l’idea dei due stati è morta. Se l’idea della separazione [dai palestinesi] muore, muore anche lo stato di Israele”. (Da: Israel HaYom, 24,1 – 8.2.16)