Quando un sorriso dice più di tante parole

Una carrellata di vignette on-line per spiegare le ragioni di Israele

“Spiacente di interromperla, ma forse le interessa firmare una petizione per il boicottaggio culturale di Israele” (di Guy Morad)

“Spiacente di interromperla, ma forse le interessa firmare una petizione per il boicottaggio culturale di Israele” (di Guy Morad) – clicca per ingrandire

Spiegare al mondo il punto di vista di Israele non è sempre impresa facile. Una nuova iniziativa on-line propone un approccio diverso dal solito, cercando di spiegare le ragioni di Israele attraverso vignette satiriche anziché appassionate argomentazioni.

Con l’aiuto di vignettisti israeliani che hanno prestato volontariamente il loro talento, l’Israeli Cartoon Project ha già raccolto oltre 7.000 fan dal momento del suo lancio su Facebook lo scorso giugno.

Asaf Finkelstein, 38 anni, spiega che l’iniziativa è nata dal profondo senso di frustrazione per il voto della Student Union inglese a favore del boicottaggio di Israele e per la dichiarazione dell’amministratore delegato del gigante della telefonia mobile Orange, Stephane Richard, sul ritiro della sua azienda da Israele “anche domani” se solo non fosse vincolato dai contratti. Così Finkelstein, che promuove organizzazioni non-profit israeliane, si è rivolto al suo amico e collega Yossi Klar e insieme hanno cominciato a reclutare disegnatori israeliani “da tutti i versanti della mappa politica”.

Shay Charka, caricaturista israeliano, non ha esitato un secondo dicendo che combattere contro la campagna globale per il boicottaggio dello stato ebraico (BDS) e la diffamazione di Israele è una delle sue priorità. “Nel mondo c’è un’enorme ignoranza su quello che succede qui – spiega Charka – E’ molto facile che le persone si bevano l’immagine orrenda che viene spacciata di Israele, mentre ben pochi ascoltano quando noi diciamo: sentite, Israele non è poi così terribile”. Meglio parlare con le vignette, secondo Charka: “Una caricatura – dice – ti afferra subito grazie all’effetto umoristico. Funziona come un cavallo di Troia: una volta che hai sorriso, hai aperto le porte nelle mura dei pregiudizi. Ed è allora che può filtrare un messaggio diverso, anche al di là delle intenzioni”.

Il vignettista israeliano Uri Fink dice d’aver tentato di lanciare un’iniziativa simile alcuni anni fa attraverso un concorso, ma senza successo. “Me la cavo come caricaturista – dice – ma come manager non sono un granché”. Così, quando è stato avvicinato da Finkelstein ha subito accettato. “Le caricature politiche sono una delle armi migliori nella guerra delle idee – dice Fink – Anche se esistono sin dal XVIII secolo, sono molto più efficaci nell’era dei social network. Saltano all’occhio, ci vuole un attimo per coglierne il senso e si passa oltre allegramente, senza bisogno di grandi approfondimenti”.

(Da: Times of Israel, 5.8.15)

Per scorrere la galleria d’immagini, cliccare sulla prima e proseguire cliccando sul tasto “freccia a destra”