Quel vecchissimo nuovo Egitto

Pugno di ferro contro la stampa indipendente, e Israele non si fa più illusioni.

Di Guy Bechor

image_3516Il nuovo presidente egiziano, e la Fratellanza Musulmana che gli sta dietro, sono attualmente impegnati a sostituire direttori e principali giornalisti dei mass-media governativi. Le nuove direttive indicano che è proibito criticare sia la Fratellanza Musulmana che il presidente. E mentre i mass-media ufficiali tornano ed essere i consueti megafoni che osannano ogni atto del governo, i mass-media privati subiscono il pugno di ferro. Si sta rapidamente sviluppando un nuovo regime di paura contro tutti coloro che hanno opinioni apertamente critiche: il tutto nel nome del “completamento della rivoluzione”.
Israele ha una lunga storia di delusioni con l’Egitto. Oggi, mentre l’Egitto entra in una nuova fase della sua storia con il ritorno al governo di un uomo solo, gli israeliani non sperano dall’Egitto niente di più che lo stretto indispensabile per preservare la stabilità della sicurezza generale. Tutto qui. Nessuno in Israele si fa più nessuna illusione su scenari di cooperazione economica e commerciale, che pure porterebbero enormi vantaggi a entrambi i paesi. Gli israeliani possono solo augurare all’Egitto di riuscire in questo nuovo percorso che ha intrapreso nella sua eterna ricerca di una identità indipendente.

(Da: Yediot Aharonot, 16.8.12)

Nella foto in alto: Guy Bechor, autore di questo articolo