Quelle mappe nelle scuole dell’Onu che gli occidentali non devono vedere

Rivelano il vero obiettivo dell’irredentismo palestinese: cancellare Israele dalla carta geografica

Il mappa della “Palestina” (Israele è cancellato) mentre viene rimossa da una piazza di Betlemme nel 2013 alla vigilia della visita di Barack Obama

Durante la visita del Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon, martedì scorso, nel quartiere Tel al-Hawa della città di Gaza, i palestinesi hanno cercato di nascondere una grande mappa appesa a una parete della scuola Al-Zeitoun gestita dall’Unrwa, l’agenzia Onu creata specificamente per occuparsi dei profughi palestinesi. Hanno cercato di nasconderla perché la mappa, come tutte le mappe della pubblicistica irredentista e dell’indottrinamento scolastico palestinesi, indica tutto il territorio di Israele come parte della “Palestina”. Vale a dire: Israele non esiste, deve essere cancellato dalla carta geografica.

A causa del fatto che, in questo caso, si trattava di una scuola gestita e finanziata dalle Nazioni Unite, qualcuno si è reso conto che lasciar circolare immagini giornalistiche del Segretario Generale delle Nazioni Unite che parla sotto una tale mappa avrebbe potuto provocare un incidente diplomatico tra l’Onu stessa e i palestinesi. Pertanto si è deciso di coprirla pudicamente con un lungo telo bianco.

La decisione non è piaciuta a molti palestinesi che si sono scatenati sui social network, dove hanno orgogliosamente postato la foto della mappa senza veli. Alcuni hanno taggato l’immagine con le parole “perché è stata coperta?”, oppure: “come farà il mondo a rispettarci se noi per primi non rispettiamo la terra che ci spetta?”. Uno studente palestinese ha chiesto sui social network: “Se avevano paura di ferire i sentimenti di Ban Ki-moon, perché non lo hanno semplicemente portarlo in un’altra scuola?” (probabilmente senza considerare il fatto che in tutte le scuole palestinesi si usano mappe dello stesso tipo).

A dispetto dell’evidenza delle fotografie, e del resoconto del fatto diffuso dall’agenzia palestinese Ma’an, il portavoce dell’Unrwa a Gaza Adnan Abu Hasna ha affermato che “non è stata coperta nessuna mappa durante la conferenza stampa di Ban Ki-moon”.

(Da: YnetNews, 29.6.16)

La mappa della “Palestina” (Israele è cancellato) appesa alla parete di una scuola gestita dall’Unrwa. A destra, la stessa mappa coperta da un telo in occasione della visita di Ban Ki-moon (fonte: agenzia palestinese Ma’an, 28.6.16) – clicca per ingrandire

La scelta dai palestinesi di nascondere le loro mappe ufficiali e scolastiche agli occhi dei leader mondiali – sottolinea Palestinian Media Watch – dimostra che essi sono ben consapevoli di come le mappe che cancellano l’esistenza di Israele svelino la loro vera ideologia e i loro veri obiettivi, che non sono quelli che dichiarano davanti alla comunità internazionale. Lo stesso tipo di inganno ebbe luogo quando il presidente americano Barack Obama visitò l’Autorità Palestinese nel 2013. Allora i palestinesi a Betlemme rimossero dall’itinerario della visita di Obama un monumento a forma di mappa della “Palestina”, sostituendolo con un monumento a forma di colomba della pace. Naturalmente, la mappa di pietra opportunamente sottratta allo sguardo di Obama comprendeva tutto il territorio d’Israele e la scritta: “Atto di nascita dello stato di Palestina, 29 novembre 2012” (in riferimento al giorno della votazione con cui l’Onu ha dichiarato la Palestina “stato osservatore non membro”). Evidentemente quella mappa poneva qualche problema, visto che il 4 giugno 2008 Obama aveva dichiarato: “Non scenderò mai a compromessi per quanto riguarda la sicurezza di Israele: né quando ci sono gruppi terroristici e capi politici impegnati alla distruzione di Israele, né quando ci sono mappe del Medio Oriente che non riconoscono nemmeno l’esistenza di Israele”.

(Da: PMW Bulletin, 29.6.16)