Re di Giordania: Siria e Hezbollah promuovono il terrorismo contro Israele

"Iran, Siria e Hezbollah la più grande minaccia alla stabilità del Medio Oriente".

image_628Siria e Hezbollah stanno incoraggiando gli attivisti palestinesi a compiere attentati terroristici contro Israele nel tentativo di sviare l’attenzione dalla situazione interna libanese e siriana. Lo ha affermato re Abdullah di Giordania martedì durante un incontro con i rappresentanti delle più importanti organizzazioni ebraiche statunitensi. Abdullah ha anche detto che l’Iran, la Siria e gli Hezbollah (terroristi libanesi sciiti filo-iraniani sostenuti da Damasco) rappresentano la più grande minaccia alla stabilità del Medio Oriente.
Il re giordano ha spiegato d’aver suggerito di recente al primo ministro israeliano Ariel Sharon, in caso di attentato, di controllarne attentamente la matrice per evitare di scatenare la reazione d’Israele contro obiettivi sbagliati, lasciando intendere che, in caso di attentato, la responsabilità andrebbe cercata fra gli Hezbollah e i loro sponsor. Persone presenti alla conferenza hanno riferito d’essere rimasti molto impressionati dalla veemenza con cui re Abdullah ha parlato della Siria, sottolineando sin dall’apertura dell’incontro la propria preoccupazione per il tentativo di siriani e Hezbollah di far naufragare il processo di pace ricorrendo ad attentati contro Israele.
Re Abdullah ha riferito che la Giordania è riuscita a sventare diversi tentativi di infiltrazione terroristica all’interno di Israele e d’aver detto al presidente Usa George W. Bush, nel loro incontro la scorsa settimana, che il successo del processo di pace indebolirebbe Hezbollah e Hamas mentre un suo eventuale fallimento li rafforzerebbe.
I rapporti fra Giordania e Israele, ha detto il figlio di re Hussein, sono buoni ed egli intende adoperarsi per accelerare i progetti congiunti.
Abdullah ha anche parlato di una nuova iniziativa giordana volta a combattere l’antisemitismo nel mondo arabo, e ha detto d’aver inviato un messaggio ai paesi islamici col quale li sollecita a combattere l’antisemitismo. Per estinguere l’antisemitismo, la Giordania intende anche agire in accordo con organizzazioni cristiane ed ebraiche americane. Rimuovere la componete religiosa dal contenzioso, ha spiegato il re giordano, contribuirebbe a ridurre le tensioni e aiuterebbe la ricerca di una soluzione. Abdullah intende nominare suo cugino, il principe Ghazi, alla guida di un team dedicato alla promozione del dialogo inter-religioso.
All’incontro con il monarca hashemita erano presenti, fra gli altri, rappresentanti di Conference of Presidents of Major American Jewish Organizations, B’nai B’rith, American Jewish Congress, American Jewish Committee, Anti-Defamation League, Americans for Peace Now, Jewish Council on Public Affairs.

(Da: Ha’aretz, 23.03.05)

Nella foto in alto: re Abdullah di Giordania riceve la laurea honoris causa dalla Georgetown University di Washington.