Reperti archeologici fra le macerie dei lavori sul Monte del Tempio

Abbandonati in una discarica dal Waqf (lente del patrimonio islamico).

image_660Sul terreno di un parco nazionale di Gerusalemme nei pressi del Monte del Tempio, un piccolo gruppo di archeologi e di volontari, frugando in mezzo ai detriti provenienti dal Monte del Tempio e abbandonati in una discarica dal Waqf (l’ente che gestisce il patrimonio islamico), hanno recentemente scoperto una serie di manufatti che risalgono al Primo e al Secondo Tempio.
Il progetto, diretto dal prof. Gabriel Barkay, archeologo dell’università Bar Ilan, è senza precedenti, perché sul Monte del Tempio finora non erano mai stati autorizzati scavi.
Sei anni fa, in seguito allo scavo da parte del Waqf islamico di una moschea nella zona sotterranea del Monte nota come “Scuderie di Salomone”, più di diecimila tonnellate di materiale di interesse storico furono rimosse e scaricate dagli operai del Waqf in una discarica nella Valle di Kidron e in altri luoghi fuori dalla Città Vecchia.
Il capo dell’Authority per le Antichità e i maggiori archeologi d’Israele definirono la rimozione e la distruzione di quei materiali “un crimine archeologico senza precedenti”, ed ebbe inizio una grossa polemica sulle responsabilità dell’accaduto.
In base a una consuetudine in vigore da decenni, il Waqf islamico amministra in modo esclusivo l’area sulla sommità del Monte dove sorgevano il Primo e il Secondo Tempio degli ebrei (e dove sorgono oggi le due famose moschee), mentre la polizia di Gerusalemme è incaricata di mantenere l’ordine pubblico della zona.
A causa di impedimenti politici legati alla preoccupazione di non scatenare ulteriori violenze da parte palestinese, da almeno cinque anni gli archeologi israeliani dell’Authority per le Antichità non esercitano più il loro compito, previsto dalla legge, di supervisionare quest’area così delicata.
Quando l’Authority per le Antichità dichiarò che non si sarebbe occupata del cumulo di macerie, Barkay chiese e ottenne una licenza per frugare nei mucchi di detriti alla ricerca di manufatti antichi.
Cominciando il novembre scorso, l’archeologo e la sua piccola squadra trasferirono 68 derrate di macerie piene di reperti archeologici dalla discarica al parco nazionale Emek Zurim, sulle pendici occidentali del monte Scopus. Con un setaccio meccanico, i detriti sono stati suddivisi in mucchi e poi esaminati a mano uno per uno.
In questi primi cinque mesi di lavoro la squadra ha esaminato il 15% dei detriti, scoprendo una quantità di oggetti carichi di storia, tra cui molti vasi che datano dall’età del bronzo fino ad oggi, un grande segmento di una colonna di marmo e oltre 100 monete antiche, tra cui molte della dinastia asmonea.
Barkay ha detto che la colonna di marmo, alta un metro, con venature rossastre e macchie bianche, risale al periodo tardo-romano o bizantino, ed è simile ad altre colonne situate vicino al muro meridionale del Monte del Tempio.
La prima moneta recuperata dai detriti risale al periodo della prima rivolta contro i romani (66-70 e.v.), che precedette la distruzione del Secondo Tempio. La moneta riporta la frase “Per la libertà di Sion” ed è particolarmente significativa dal momento che il Monte del Tempio fu proprio uno degli epicentri della lotta contro i romani.
Altri reperti comprendono il beccuccio di un lume di periodo asmoneo, tutto un assortimento di punte di freccia, un pettine d’avorio, una fiaschetta in ceramica, varie statuette del periodo del Primo Tempio e molte lampade a olio in terracotta.
Il progetto di ricerca storico-archeologica rischia ora di restare incompiuto per mancanza di fondi. Secondo il direttore del progetto, i lavori potrebbero interrompersi improvvisamente nel giro di una settimana se l’organizzazione non troverà il sostegno finanziario di cui ha urgentemente bisogno per portare a termine la sua opera.
Inizialmente il lavoro è stato compiuto da volontari che avevano saputo del progetto, presto affiancati per brevi periodo da gruppi scolastici, nuovi immigrati e turisti, sia cristiani che ebrei.

(Da: Jerusalem Post, 15.04.05)

Nella foto in alto: Alcuni reperti trovati fra le macerie dei lavori del Waqf islamico sul Monte del Tempio a Gerusalemme: una minuscola fiaschetta in ceramica, probabilmente per liquidi preziosi o profumi (periodo non determinato) e statuetta di testa di capra con resti di tinta rossastra (probabilmente di periodo romano).