Restaurata la più antica porta ad arco del mondo

Si trova ad Ashkelon e risale al 1850 a.e.v.

image_2076La più antica porta ad arco del mondo, che si trova ad Ashkelon, è stata restaurata quasi quattromila anni dopo la sua costruzione.
La porta cananea, costruita intorno al 1850 a.e.v. come parte delle fortificazioni portuali della città, è ritenuta essere la più antica porta ad arco del mondo. Composta soprattutto di mattoni e calcare, è lunga 15 metri, larga più di 2 e alta quasi 4.
La base fu scoperta nel 1992 durante uno scavo archeologico dell’Università di Harvard diretto dal prof. Lawrence Steiger, dice Ra’anan Kislev, direttore della conservazione all’Antiquities Authority.
L’ente ha ora finito di ricostruire la porta, dopo otto anni. Tre archi di legno sono stati ricostruiti per restaurare la figura completa di un arco e per dare sostegno alla struttura, dice Kislev, aggiungendo: “Volevamo dare ai visitatori la sensazione di camminare attraverso una porta che conduce dentro una città”.
Il progetto, che è costato $700.000 ed è stato attuato grazie alla donazione del Council for a Beautiful Israel in collaborazione con l’Israel Nature and Parks Authority, fa parte di un piano a lungo termine per convertire la zona, storicamente molto ricca, in un grande parco archeologico, dice Zeev Margalit, capo del dipartimento conservazione e sviluppo dell’Authority, spiegando che l’idea fa parte di un cambiamento concettuale: da parco usato per picnic, barbecue e bagni a parco ricco anche di valori e contenuti.
Ashkelon, la cui storia è ricca di periodi alterni di costruzione e distruzione da parte degli invasori, fu un importante centro commerciale grazie alla sua posizione sulla Via del Mare, la strada principale tra Egitto e Siria.
Fuori dalla porta è stato anche scoperto un piccolo santuario urbano, su un pendio che scende verso il mare. Nel santuario è stata trovata una figurina di bronzo ricoperta d’argento che raffigura un vitello. Il vitello era il simbolo della divinità cananea Ba’al e il santuario era forse usato per il culto. Gli studiosi ritengono che il santuario fosse situato sulla strada per il porto di Ashkelon in modo che quelli che si imbarcavano per un viaggio per mare o ne ritornavano potessero pregare o ringraziare la divinità per il successo del loro viaggio.
Il parco comprende i resti della basilica romana della città, delle antiche mura, statue di dee greche e romane, un’antica ruota idraulica e un pozzo oltre ai resti di una chiesa del periodo bizantino, tutti situati in mezzo a una vegetazione lussureggiante, ed è aperto al pubblico tutta la settimana.

(Da: Jerusalem Post, 09.04.08)