Ricordate in Italia le radici legali d’Israele

90 anni fa si teneva a Sanremo la Conferenza che incardinò la Dichiarazione Balfour nel diritto internazionale

image_2809In occasione del 90esimo anniversario della Conferenza di Sanremo, durante la quale le potenze alleate della prima guerra mondiale incorporarono nel diritto internazionale la Dichiarazione Balfour del 1917 che si impegnava a riconoscere agli ebrei una “sede nazionale” in Palestina/Terra d’Israele, si sono tenuti diversi eventi nella rinomata località ligure durante lo scorso fine settimana.
Tutti gli eventi sono stati organizzati dall’European Coalition for Israel insieme al Canadian Supporters for Israel’s Rights, che ha redatto la nota introduttiva ai lavori del convegno. “Siamo convinti – vi si legge – che l’opera della diplomazia non possa essere disgiunta dai fondamenti del diritto internazionale. Eppure nessuno dei recenti piani di pace finora presentati fa menzione del diritto legale di Israele sancito dalla legge internazionale. Questo seminario intende offrire uno sguardo ravvicinato alla realtà storica e giuridica in Medio Oriente, basata sugli atti della Conferenza di pace di Sanremo dell’aprile 1920”.
Sotto gli auspici del sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, si è tenuto sabato scorso una tavola rotonda dedicata al “significato giuridico della Risoluzione di Sanremo per ciò che concerne lo status di Israele e Gerusalemme nel quadro del diritto internazionale”, alla quale hanno partecipato, fra gli altri, il vice presidente della Knesset Danny Danon (Likud), la parlamentare italiana Fiamma Nirenstein e l’esperto in diritto internazionale Jacques Gauthier, di Toronto.
Parlando al Jerusalem Post da Sanremo, Danny Danon ha detto che è sua intenzione cercare di suscitare maggiore consapevolezza circa i dettagli della Risoluzione di Sanremo che, spiega Danon, “è quella che ha incardinato nel diritto internazionale ciò che persino molti israeliani credono sia solo il loro punto di vista. Da Sanremo – continua Danon – il popolo ebraico ha titolo ha precisi diritti giuridici internazionali riguardo a Terra d’Israele e Gerusalemme. Ed è ora che incominciamo a parlare di questi diritti. Oggi in Israele vi sono persone fermamente convinte dei “diritti biblici” del popolo ebraico sulla Terra d’Israele. Personalmente mi considero uno di quei credenti, membri del pubblico laico che non è necessariamente legato a tali diritti biblici, ma è importante che tutti abbiano anche l’opportunità di conoscere quali sono i diritti cui abbiamo pieno titolo in base alla legge internazionale”.
Danon aggiunge che conta di promuovere anche in Israele delle iniziative educative su questo tema, e che intende presentare dei progetti in questo senso appena rientrato in patria. “Purtroppo vi sono molti fra gli stessi israeliani che si sono fatti convincere che noi ebrei ci saremmo impadronito e avremmo invaso un luogo sul quale, in realtà, abbiamo pieno diritto giuridico” dice, e conclude: “Bisogna far parlare i fatti. Quando si esamina tutta la storia, si inizia ad afferrare una realtà che è completamente diversa da quella che viene dipinta dai mass-media, per non dire di quella diffusa dalla propaganda palestinese”.
Danon ha anche preso parte a una cerimonia in ricordo del 90esimo anniversario dell’atto della firma della Risoluzione di Sanremo da parte delle quattro potenze alleate nella prima guerra mondiale – Gran Bretagna, Francia, Italia e Giappone – che si è svolta domenica nel luogo dove la storica firma ebbe luogo.

La Conferenza di Sanremo fu un importante incontro post-bellico che si tenne nella località italiana tra il 19 e il 26 aprile 1920 e che vide la partecipazione delle principali potenze alleate vincitrici della prima guerra mondiale: Gran Bretagna (David Lloyd George), Francia (Alexandre Millerand), Italia (Francesco Nitti) e l’ambasciatore del Giappone K. Matsui. La Risoluzione della Conferenza confermò l’impegno contenuto nella Dichiarazione Balfour del 1917 riguardo alla creazione di una “sede nazionale per il popolo ebraico” in Palestina/Terra d’Israele. La conferenza costituiva la continuazione di un precedente incontro fra gli alleati che si era tenuto a Londra nel febbraio 1920 durante il quale era stato deciso, fra l’altro, di porre l’ex Palestina turco-ottomana sotto un governo mandatario britannico. La rappresentanza britannica a Sanremo era guidata dal primo ministro David Lloyd George e da Lord Curzon, che nel 1919 aveva preso il posto di Lord Balfour come ministro degli esteri. Alla conferenza di Sanremo intervennero anche i rappresentanti sionisti Chaim Weizmann, Nahum Sokolow ed Herbert Samuel che presentarono un memorandum alla delegazione britannica sull’assetto finale della regione del Mediterraneo orientale. Lo stesso Lord Balfour venne convocato per consultazioni. L’articolo della Risoluzione relativo alla Palestina venne dibattuto il 24 aprile e il giorno successivo venne infine deciso di incorporare la Dichiarazione Balfour nel mandato britannico sulla Palestina. In questo modo la Gran Bretagna venne resa responsabile di “porre in essere la dichiarazione resa l’8 novembre 1917 ad opera del governo britannico e adottata dalle altre Potenze Alleate, a favore della costituzione in Palestina di una sede nazionale per il popolo ebraico, essendo chiaramente inteso che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle esistenti comunità non ebraiche in Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei in altre nazioni”. La Risoluzione venne accolta con gradi festeggiamenti in tutto il mondo ebraico.

(Da: Jerusalem Post, israele.net, 26.4.10)

Nella foto in alto: David Lloyd George, Lord Curzon, Alexandre Millerand e Francesco Nitti alla Conferenza di Sanremo dell’aprile 1920

Si veda anche:

Dichiarazione Balfour e Risoluzione di Spartizione: due anniversari che aiutano a capire la storia

https://www.israele.net/sezione,,1899.htm