Samhadana: Gli ebrei sono il nostro nemico

Intervistato dal Sunday Telegraph il neo Direttore generale del ministero degli interni palestinese.

image_1179“Abbiamo un solo nemico: gli ebrei. E io continuerò a usare il mitra e a schiacciare il grilletto ovunque sia necessario per difendere il mio popolo”.
Lo afferma in un’intervista al quotidiano britannico Sunday Telegraph Jamal Abu Samhadana, da poco nominato Direttore generale del ministero degli interni dell’Autorità Palestinese con ‘incarico di coordinare le forze di sicurezza e comandare un’ennesima nuova unità.
Samhadana, da tempo sulla lista israeliana dei palestinesi ricercati per terrorismo, è uno dei fondatori e comandanti dei Comitati di Resistenza Popolare, responsabili di numerosi lanci di missili Qassam contro Israele e di un agguato mortale contro un convoglio diplomatico americano nel 2003 nella striscia di Gaza. Samhadana è anche un esponente del più importante clan palestinese che controlla il contrabbando di armi, esplosivi, merci e prostitute nella zona di Rafah (striscia di Gaza meridionale).
“La lotta armata deve continuare – dice Samhadana nell’intervista – Le nostre forze saranno il nucleo del futuro esercito palestinese”. Samhadana spiega di voler agire “contro chi è corrotto e chi viola la legge”, ma assolutamente non contro coloro che usano le armi per colpire Israele.
Già venerdì scorso, parlando alla Reuters, Samahandara aveva dichiarato che non intende abbandonare la lotta armata contro Israele: “Le fazioni [terroriste] e le forze di sicurezza palestinesi – aveva detto il neo Direttore generale del ministero degli interni palestinese – devono unirsi nella stessa trincea contro l’aggressione israeliana”.
Israele ha chiarito che Samhadana resta sulla sua lista dei più pericolosi ricercati per terrorismo indipendentemente dalla carica conferitagli dal governo dell’Autorità Palestinese, attualmente controllato dal gruppo terrorista fondamentalista Hamas.

Commenta il quotidiano Haaretz: “Quel poco che ancora restava di un’apparenza di separazione fra ciò che ufficiale e ciò che è clandestino, nell’Autorità Palestinese, è definitivamente scomparso quando Hamas ha preso il controllo del governo. La prova più evidente di questo, finora, si è avuta con la decisione da parte del ministro degli interni del governo Hamas, Said Sayem, di nominare Jamal Abu Samhadana ispettore generale del suo ministero e comandante di una nuova branca delle forze di sicurezza. Samhadana è un personaggio totalmente inaccettabile per Israele, i cui civili egli ha assassinato per anni dai sui covi nell’area di Rafah (striscia di Gaza meridionale), e per gli Stati Uniti, per lo meno da quando, nel 2003, i Comitati di Resistenza Popolare di Samhadana uccisero alcuni americani in un convoglio diplomatico nella striscia di Gaza… Samhadana rappresenta un nuovo modello, esplicito e provocatorio: il “poliziotto-terrorista”, vale a dire un terrorista che è anche al comando delle forze di polizia. Finora il governo Hamas aveva parlato in termini di non-pace. Nominando Samhadana si è passati a una vera dichiarazione di guerra contro Israele. E non solo Israele: il governo del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh è lanciato verso lo scontro con il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), che ha cercato di revocare la nomina e di sciogliere la nuova forza… Hamas persiste nell’accumulare prove che smentiscono ogni speranza che il suo governo possa far rispettare l’ordine e far cessare il terrorismo. I contini lanci di missili Qassam, l’attentato suicida a Tel Aviv (e i tanti altri sventati in tempo dalle forze di sicurezza israeliane) ed ora la nomina di Samhadana dimostrano che le chance per un’intesa israelo-palestinese sono più scarse che mai. La responsabilità per il riaccendersi delle violenze ricade interamente sui palestinesi, spinti dai nuovi governanti che si sono scelti verso un assedio e verso tempi davvero difficili”.

(Da: YnetNews, Haaretz, Israele.net, 23.04.06)

Nella foto in alto: Nella foto in alto: il neo Direttore generale del ministero degli interni dell’Autorità Palestinese Jamal Abu Samhadana, insieme ai terroristi dei Comitati di Resistenza Popolare (8.07.05).