Scienziato dell’Università di Gerusalemme per la prima volta riesce ad osservare lo sviluppo delle cellule cerebrali “in tempo reale”

La tecnica getta nuova luce sugli studi della complessità strutturale e funzionale delle cellule nervose: uno dei più grandi misteri della neuroscienza

image_1818Per la prima volta in assoluto, nel maggio scorso, un ricercatore dell’Università di Gerusalemme è riuscito ad osservare in vivo la generazione dei neuroni nel cervello di un mammifero.
Adi Mizrahi, del Dipartimento di Neurobiologia dell’Alexander Silberman Institute of Life Sciences all’Universtà di Gerusalemme, ha usato modelli di topi per studiare come i neuroni, le cellule nervose, si sviluppano da una sfera cellulare indifferenziata in cellule ricche e complesse. La cosa assume grande significato per il futuro della ricerca sul cervello, spiega Mizrahi, in quanto “la complessità strutturale e funzionale delle cellule nervose rimane uno dei più grandi misteri della neuroscienza, ed ora siamo in possesso di un modello per studiare questa complessità direttamente”.
I risultati dell’eccezionale ricerca di Mizrahi sono già apparsi nell’edizione online di Nature Neuroscience.
Usando speciali tecniche microscopiche di imaging, combinate con tecnologia dei geni virali, Mizrahi è riuscito a sviluppare un modello sperimentale per studiare lo sviluppo dei dendriti neuronici in vivo. I dendriti sono le estensioni cordiformi del neurone che si allungano per raggiungere altri neuroni e servono come punti di comunicazione tra neuroni.
Il modello usato da Mizrahi nella sua ricerca era la neonata popolazione di neuroni che si sviluppa nel bulbo olfattivo dei topi adulti, fornendoli dell’odorato. Lo sviluppo e il mantenimento dei neuroni neonati in quest’area è stato valutato con l’imaging time-lapse per parecchi giorni a diversi stadi di sviluppo. Mizrahi ha rivelato che la formazione dendritica è altamente dinamica. Inoltre, una volta incorporati nella rete, i neuroni nati adulti dello studio sono rimasti anch’essi dinamici e capaci di cambiamenti continui.
Questo metodo fornisce un meccanismo per osservare, per la prima volta in un mammifero, come un neurone diventa una cellula ricca e complessa e come, una volta sviluppati, i neuroni sono mantenuti nell’ambiente altamente attivo e mutevole del cervello.
A proposito di future ricerche che un giorno potrebbero portare a scoperte significative nella cura delle malattie nervose, Mizrahi ha osservato che “ci sono solo alcune piccole aree del cervello capaci di neurogenesi, e nascondono segreti che vogliamo scoprire”.

(Da: Università di Gerusalemme, Dept of Media Relations, 23.05.07)