Scoperte israeliane sulle coltivazioni resistenti alla siccità

Ricercatori israeliani dell’Università Ben Gurion hanno identificato i geni che permettono alle piante di tollerare e sopravvivere alle dure condizioni desertiche

image_2044Alcuni ricercatori israeliani hanno identificato i geni che permettono alle piante di tollerare e sopravvivere alle dure condizioni desertiche di calore, siccità e salinità. La scoperta, fatta da un’équipe di scienziati dell’Università Ben Gurion del Negev, potrebbe condurre allo sviluppo di colture base come granturco e riso che possono affrontare i cambiamenti climatici associati al riscaldamento globale.
Temperature estreme, siccità e suolo salino sono le tre cause principali dei raccolti scarsi, e la maggior parte delle perdite di raccolti annuali è dovuta a queste difficoltà ambientali. Gli esperti valutano che entro l’anno 2025, i raccolti dovranno aumentare del 40% per provvedere alle necessità della popolazione mondiale in continua crescita. Nello stesso tempo, tuttavia, il cambiamento del clima globale provoca una perdita delle aree fertili, e un aumento delle condizioni del suolo desertiche che portano a una crescita ridotta delle piante. Questi problemi stanno già affliggendo Israele e altri paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, che soffrono di sempre maggiore scarsità d’acqua, e avranno probabilmente un grave impatto sulla produzione delle coltivazioni in Asia ed Africa.
Lo studio dell’Università Ben Gurion, pubblicato su Plant Physiology il novembre scorso, è stato condotto da Simon Barak, insegnante e ricercatore dell’Albert Katz Department of Dryland Biotechnologies all’Università Ben-Gurion. Il gruppo di ricercatori ha scoperto che, provocando la mutazione di uno dei due geni di una pianta modello, Arabidopsis thaliana (il cui genoma è stato ordinato in sequenza), la tolleranza allo stress in condizioni desertiche potrebbe essere portata a livelli più alti. “Abbiamo manipolato questi geni per aumentare la tolleranza dei sistemi della pianta, rendendola più resistente a salinità, calore e siccità – spiega Barak – Appena avremo decodificato il meccanismo esatto che collega i geni al grado di tolleranza, li comprenderemo meglio, ma finora abbiamo potuto solo intravedere qualcosa”.
I due geni sono parte di una famiglia di circa 50 geni dell’Arabidopsis, la cui funzione nelle piante è sconosciuta. In altri organismi questi geni regolano l’espressione dei geni, tra cui uno che è simile a un gene implicato nella crescita dei tumori negli esseri umani. “Idealmente, vorremmo creare varietà di colture essenziali come granturco e riso che siano più tolleranti ai vari stress ambientali – aggiunge Barak – Il gruppo sta facendo ricerche sui database dei genomi di alcune di queste piante e ha già trovato geni simili”.
Barak e i suoi ricercatori stanno ora cercando di collaborare con alcune compagnie biotech per commercializzare la tecnologia.

(Da: Israel 21C, 11.02.08)