Sderot nel mirino

Si dice che Sderot stia diventando la Kiryat Shmona del sud. Non è esatto.

Da un editoriale del Jerusalem Post

image_277Si dice che Sderot [la città del Negev israeliano dove lunedì scorso un missile Qassam palestinese ha ucciso due civili, fra cui un bambino di quattro anno] stia diventando la Kiryat Shmona del sud [con riferimento alla città del nord spesso colpita da razzi Hezbollah dopo il ritiro israeliano dal Libano meridionale].
Non è esatto. E’ da quasi quattro anni che Sderot è la Kiryat Shmona del sud [dal settembre 2000, sono stati lanciati 347 missili tipo Qassam su bersagli israeliani, dei quali 265 all’interno della Linea Verde]. Se ce ne accorgiamo solo ora, è perché gli attentati terroristici nel resto del paese sono finalmente diminuiti a tal punto che adesso prendiamo nota sul serio di un attacco che ha ucciso “solo” due civili.
Il brutale attentato a Sderot ci ricorda per la millesima volta che questa generazione di capi palestinesi non è disposta a vivere in pace a fianco di Israele.
Occorre spezzare il terrorismo palestinese: lo dobbiamo non solo a noi stessi, ma anche ai nostri caduti. E dobbiamo a noi stessi e ai nostri caduti di portare Israele all’interno di linee che siano militarmente, politicamente e demograficamente difendibili.
Sono due obiettivi compatibili fra loro, ma non sono la stessa cosa: sta a noi tenere in vista la differenza.

(Da: Jerusalem Post, israele.net, 30.06.04)

Nella foto in alto: un missile palestinese cade sulla periferia di Sderot (29.06.04)