Se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 21.04.09

Quattro giornali discutono del Giorno della Rimembranza dell’Olocausto e dell’incitamento all’odio del presidente iraniano Ahmadinejad alla Conferenza sul razzismo Durban II.

Il Jerusalem Post scrive: “Oggi è il momento di riflettere sulla più grande tragedia accaduta al popolo ebraico nei tempi moderni e pensare a come l’antisemitismo si sia trasformato in antisionismo. E’ anche un giorno per riflettere sullo stato della memoria dell’Olocausto. La vigilia del Giorno della Rimembranza dell’ Olocausto, al principale negatore dell’Olocausto nel mondo, nonché antisionista, Mahmoud Ahmadinejad, è stata concessa la parola a Durban Due, la cosiddetta conferenza anti-razzzsimo dell’ONU tenutasi ieri a Ginevra. E lui ha immediatamente chiesto la distruzione di Israele”.

Ma’ariv esorta a “Svegliarsi!”. L’editoriale osserva che “Ahmadinejad sta continuando e continuerà ad incitare, oltre che a cercare di far cadere i governi moderati, e trova clienti per la sua merce. Oggi, soprattutto oggi, è proibito illudersi che Ahmadinejad abbia perso. La realtà, purtroppo, non è solo diversa. E’ proprio l’opposto.”

Yediot Aharonot osserva la forza delle parole di incitamento all’odio: “I nemici di Israele sono quelli che osano paragonarlo al regime nazista e i suoi soldati alle SS”. L’autore esorta a ricordare: “Ricordate: Fatah non fu costituito per liberare i territori conquistati nel 1967. Fu fondato qualche anno prima. Ricordate: Yasser Arafat non era un pacifista. Nella mia ultima conversazione con il compianto Yitzhak Rabin, due settimane prima del suo assassinio, mi disse: “All’inizio pensavo che Arafat fosse la soluzione, adesso so che è il problema.” Ricordate: Quando Israele si ritirò unilateralmente dal Libano meridionale, l’organizzazione terroristica Hezbollah assunse il controllo del territorio e lo usò come base per attaccare Israele. Ricordate: Quando Israele si ritirò, di nuovo unilateralmente, dalla striscia di Gaza, Hamas la trasformò in una base per lanciare migliaia di missili contro i cittadini israeliani. L’editoriale conclude osservando: “Il 19 aprile, esattamente 65 anni fa, gli ultimi combattenti del ghetto di Varsavia si rivoltavano contro quello che era allora l’esercito più potente d’Europa. Combatterono con fucili acquistati a peso d’oro. Oggi noi combattiamo con le parole. Perché ricordiamo”.

Yisrael Hayom asserisce che “La conferenza Durban Due è solo una barzelletta.” L’autore dichiara che “Il discorso di Ahmadinejad è stato uno sputo in faccia per i milioni nel mondo che soffrono per il razzismo e hanno bisogno di una conferenza del genere. Ancora peggio è che non se ne cura nessuno. Alla conferenza ‘Durban Due’, proprio come in quella che l’ha preceduta otto anni fa, abbiamo visto ancora una volta come una grande speranza sia andata sprecata sotto gli auspici dell’ONU.”

(Da: mfa.gov.il, 21.04.09)