Se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana di lunedì 3 agosto

Yediot Aharonot protesta contro il tentativo la settimana scorsa di espellere Allen Bengora, della Sierra Leone, ferito in un attentato terroristico 15 anni fa. L’autore asserisce che “il brutto tentativo di espellere Bengora oggi è simile al brutto tentativo di espellerlo dopo che era stato gravemente ferito nel primo attentato terroristico a Tel-Aviv.”

Ma’ariv dice che “Mofaz ha adottato una nuova strategia. Comincia dalla cima invece che dal fondo. Presenterà posizioni nazionalistiche per ottenere l’appoggio pubblico.” L’autore sostiene che “quello che potrebbe aiutare Mofaz, eventualmente, sarebbero i sondaggi politici. Se mostrano che può sconfiggere Netanyahu, e che può ottenere una grande quantità di seggi per il Kadima e andare al governo, avrà una possibilità nelle prossime primarie. Nel frattempo, Livni controlla il suo partito senza costrizioni e pubblicamente è ancora popolare.”

Yisrael Hayom chiede “Che cosa non fa Obama per stare in contatto con il mondo arabo? Che cosa non dice loro per persuaderli? Ma non c’è niente che serva – i leader del mondo Arabo, semplicemente, scoraggiano tutti i suoi tentativi. … Si è creata una situazione tale che in realtà è Netanyahu, presentato nei media come uno che pone ostacoli sul percorso di Obama, l’unica entità nella regione che coopera con il presidente americano. Qualunque richiesta o petizione americana ai paesi arabi affinché facciano dei passi concilianti verso Israele per far avanzare il processo di pace ottiene risposta negativa, o nessuna risposta. I gesti unilaterali che Israele sta facendo verso la popolazione palestinese servono solo a rafforzare ulteriormente il fatto che Israele è l’unico partner per i negoziati di pace, anche secondo gli americani.”

The Jerusalem Post discute della recente sparatoria al centro della comunità gay a Tel Aviv, e dichiara che “La carneficina di sabato sera a Tel Aviv è straziante. Non è – almeno basandosi su quello che sappiamo ora – causa di costernazione nazionale sulla posizione dei gay nella società israeliana.”

Haaretz discute della sparatoria nel centro della comunità gay di Tel Aviv, e asserisce che mentre “la società israeliana ha fatto molta strada nell’ultima generazione nell’accettazione di persone e coppie gay e lesbiche”, dobbiamo,tuttavia, combattere questo incitamento ed incoraggiare l’apertura e l’uguaglianza di diritti in tutti i modi possibili, legali, pubblici e politici.”