Se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 4 novembre

image_1886Haaretz dice che, mentre il Primo Ministro Olmert ha dichiarato che una costituzione è uno degli obiettivi principali del suo governo, il ministro della giustizia sta sottoponendo al comitato ministeriale sulla legislazione un progetto di legge che svuoterebbe di contenuto qualunque costituzione futura. Alla luce di questo, conclude l’articolista, il Primo Ministro deve decidere se il suo scopo di emanare una costituzione significativa abbia la priorità sulla pessima iniziativa legislativa del ministro Friedmann.

Il Jerusalem Post critica la decisione del ministro della cultura di ridurre drasticamente i fondi dell’ Accademia della Lingua Ebraica, che cade sotto la sua giurisdizione, e di costituire un’Accademia parallela per la lingua araba. Offendere così spudoratamente l’unica istituzione che riguarda l’ebraico, e sovvenzionare a sue spese un’accademia superflua, significa sferrare un colpo pesante e gratuito alla fondazione sionista di Israele – un colpo malvagio, voluto dal governo, che minerebbe ulteriormente il carattere ebraico insito in Israele e che dovrebbe essere revocato.

Yediot Aharonot dichiara che “E’ possibile eliminare il fenomeno della violenza nelle aree vicino ai night club – con una massiccia presenza di polizia finanziata dai proprietari dei locali,” ed aggiunge che “L’esperienza di Tel Aviv dimostra che questo funziona.”

Ma’ariv osserva che venerdì 2 novembre era il 90mo anniversario della Dichiarazione Balfour e dice che “La Dichiarazione Balfour ha cambiato la storia ed ha fatto dell’ideale sionista, fino ad allora marginale, una vera opzione nella politica mondiale.” Gli articolisti ritengono che “La Dichiarazione Balfour non era fatta per servire gli interessi politici della Gran Bretagna,” poiché danneggiava questi interessi, e suggerisce che aveva di più a che fare con il messianesimo cristiano.

(Da: quotidiani israeliani, 04.11.07)