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Sono circa 90 i terroristi armati che sono stati eliminati dalle Forze di Difesa israeliane nei combattimenti iniziati lunedì presso il complesso ospedaliero Al Shifa, nel nord di Gaza. Lo ha detto mercoledì il portavoce militare, specificando che “le truppe hanno eliminato i terroristi e localizzato armi nell’area dell’ospedale senza arrecare danni a civili, pazienti, équipe e attrezzature mediche”.

I gruppi sciiti Hezbollah e Amal utilizzano ambulanze per trasportare terroristi e armi nel sud del Libano. Lo ha detto martedì il portavoce delle Forze di Difesa israeliane per i media arabi, Avichay Adraee, spiegando che Israele ha le prove dell’uso di ambulanze appartenenti all’Organizzazione Islamica della Sanità, un ente sciita strettamente affiliato a Hezbollah che nel suo stesso sito web afferma di aver sempre “fornito servizi per l’attività dei combattenti Hezbollah contro l’occupazione sionista”.

Sono più di 50 i terroristi armati di Hamas che le Forze di Difesa israeliane hanno ucciso nei combattimenti iniziati lunedì mattina presso l’ospedale Shifa di Gaza City. Tra i terroristi uccisi Faiq Mabhouh, capo della direzione operativa della sicurezza interna di Hamas. Due i soldati israeliani caduti nei combattimenti.

“Rifiutiamo che la nostra ebraicità venga strumentalizzata allo scopo di tracciare un’equivalenza morale tra un regime nazista che cercò di sterminare un’intera ‘razza’ di persone e una nazione israeliana che cerca di evitare il proprio sterminio”. Inizia così una lettera aperta firmata da circa 450 dirigenti e artisti ebrei di Hollywood che denuncia il controverso discorso tenuto dal regista di La zona d’interesse Jonathan Glazer alla 96esima edizione degli Academy Awards la scorsa settimana. La frase fa diretto riferimento al discorso di Glazer che diceva di rifiutare la strumentalizzazione della sua ebraicità e dell’Olocausto da parte della “occupazione”. La lettera aperta dice che “l’uso di parole come ‘occupazione’ per descrivere un popolo ebraico autoctono che difende una patria che risale a migliaia di anni fa, ed è riconosciuta come stato dalle Nazioni Unite, distorce la storia e avalla la moderna calunnia del sangue che alimenta un crescente odio antiebraico in tutto il mondo, negli Stati Uniti e a Hollywood”. La lettera afferma che ogni singola morte civile a Gaza è “tragica”, ma sottolinea che la lotta di Israele non è contro i civili a Gaza ma contro Hamas e che la guerra sarebbe già finita se l’organizzazione terrorista avesse restituito gli ostaggi e deposto le armi. La lettera conclude: “L’attuale clima di crescente antisemitismo non fa altro che sottolineare la necessità dello stato ebraico d’Israele, un luogo che ci accoglierà sempre, come nessuno stato fece durante la Shoà rappresenta nel film di Glazer”.

Le Forze di Difesa israeliane hanno istituito una squadra speciale incaricata di individuare tunnel terroristici in Cisgiordania. Lo ha riferito martedì   YnetNews spiegando che l’iniziativa fa seguito alla segnalazione di rumori di scavi nella zona da parte di abitanti di Bat Hefer, un villaggio israeliano che sorge a ridosso della ex-linea armistiziale fra Israele e Cisgiordania.

Secca risposta, lunedì, del ministro degli esteri israeliano Israel Katz al rappresentante della politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell che ha accusato Israele di “provocare la carestia” a Gaza “usando la fame come un’arma”. “Israele consente ingenti aiuti umanitari a Gaza via terra, aria e mare a chiunque sia disposto ad aiutare – ha scritto Katz su X – E persistiamo, nonostante Hamas abbia violentemente interrotto convogli umanitari e l’Unrwa collabori con loro. È ora che Borrell la smetta di attaccare Israele e difenda il suo diritto a difendersi dai crimini di Hamas”

Nelle prime ore di lunedì mattina le Forze di Difesa israeliane hanno lanciato un’operazione all’ospedale Shifa di Gaza City sulla base di informazioni secondo cui comandanti e terroristi di Hamas si stavano riorganizzando all’interno del centro medico. Quando le truppe si sono avvicinate, terroristi di Hamas hanno aperto il fuoco dall’interno del complesso ospedaliero e i militari hanno risposto al fuoco uccidendo una ventina di uomini armati, fra cui Faiq Mabhouh, capo della direzione operativa della sicurezza interna di Hamas, che si nascondeva armato nell’ospedale. Negli scontri è rimasto ucciso anche un soldato israeliano. Altri scontri a fuoco si sono verificati in prossimità dell’ospedale. Le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso filmati che mostrano terroristi che sparano dai locali dell’ospedale e nelle sue vicinanze. Diverse ore dopo, le forze israeliane hanno detto d’aver ristabilito il controllo sull’area, esortando i membri di Hamas all’interno ad uscire e arrendersi. Le truppe hanno fermato circa 80 sospetti diversi dei quali sono risultati operativi terroristi. I militari hanno detto che le truppe erano state “istruite in anticipo sull’importanza di prevenire danni a civili, pazienti, équipe mediche e attrezzature mediche” e che erano presenti soldati che parlano arabo per facilitare le comunicazioni. Presenti anche medici delle Forze di Difesa israeliane “per assistere chi ne avesse bisogno”. Una volta terminata l’operazione, le Forze di Difesa israeliane hanno detto che “continueranno a fornire cibo, acqua e altro ai pazienti e civili nel complesso”. Ai pazienti e al personale medico di Shifa non è stato ordinato di evacuare l’ospedale, ma i militari hanno creato percorsi affinché i civili potessero allontanarsi dall’area. “Non vogliamo fare del male ai civili dietro cui Hamas si nasconde – ha dichiarato il portavoce militare – Chiediamo a tutti i terroristi di Hamas nascosti nell’ospedale di arrendersi immediatamente. Le strutture mediche non dovrebbero mai essere sfruttate per scopi terroristici. Hamas deve essere ritenuta responsabile”.

Sono stati uomini armati palestinesi che hanno aperto il fuoco la scorsa notte contro civili di Gaza in attesa di aiuti in piazza Kuwait a Gaza City, provocando vittime. Lo hanno affermato venerdì le Forze di Difesa israeliane che, dopo aver condotto “un approfondito esame preliminare”, escludono che le truppe abbiano aperto il fuoco in nessuna fase dell’incidente, né da terra né dall’aria. Secondo l’indagine dell’esercito, un convoglio di 31 camion carichi di cibo e altri aiuti umanitari destinati ai civili era diretto verso il nord della striscia di Gaza. Un’ora prima che il convoglio arrivasse in un corridoio stabilito delle forze israeliane, dei palestinesi armati hanno aperto il fuoco verso la folla di abitanti che cominciavano a saccheggiare i camion. Alcuni civili sono stati investiti dai camion. Secondo fonti sanitarie di Hamas, almeno 21 persone sono rimaste uccise nell’incidente. “Mentre le Forze di Difesa israeliane proseguono nell’impegno umanitario di fornire cibo e aiuti ai civili della striscia di Gaza, i terroristi di Hamas continuano a colpire i civili di Gaza in cerca di cibo e ad incolparne Israele”, affermano i militari in un comunicato in cui si specifica che l’indagine sull’incidente prosegue.

Venerdì pomeriggio le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso immagini aeree dove si intravedono uomini armati palestinesi che aprono il fuoco in mezzo alla folla di civili in attesa degli aiuti in piazza Kuwait a Gaza City. Clicca per il video su Times of Israel

Un sudafricano su quattro afferma che in guerra “lo stupro può essere giustificato come mezzo per attaccare e indebolire il nemico”. E’ quanto emerge da sondaggio commissionato dalla Women’s Action Campaign South Africa e condotto dall’agenzia Victory Research. La stessa percentuale di intervistati afferma che non è necessario che il governo sudafricano eserciti alcuna pressione sulle autorità internazionali affinché perseguano i terroristi di Hamas responsabili di stupro, tortura e assassinio di cittadini il 7 ottobre, e circa il 40% ritiene che i rapporti sugli stupri di israeliani da parte di Hamas durante quell’attacco sono mera propaganda. Si tenga presente, tuttavia, che alla domanda se fossero a conoscenza dell’organizzazione chiamata Hamas, la maggioranza dei sudafricani intervistati (56%) ha risposto di no, e solo una minoranza (40%) ha detto di essere a conoscenza dell’attacco del 7 ottobre.

L’attacco di mercoledì contro una struttura dell’Unrwa a Rafah è stata un’operazione volta ad eliminare un comandante di Hamas, Muhammad Abu Hasna, implicato fra l’altro nella confisca illegale di aiuti umanitari per distribuirli ai terroristi di Hamas anziché alla popolazione civile. Lo hanno affermato le Forze di Difesa israeliane, aggiungendo che l’operazione ha conseguito l’obiettivo.