Sharon: Ritiro coordinabile con una dirigenza palestinese affidabile

In tal caso il piano da unilaterale diventerebbe bilaterale.

image_438Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha parlato martedì dello status del suo piano di disimpegno dalla striscia di Gaza e parte della Cisigiordania settentrionale a seguito della morte di Yasser Arafat e dell’imminente avvio di una nuova dirigenza al vertice dell’Autorità Palestinese.
Nonostante le crescenti pressioni esercitate in questi giorni perché, alla luce dei recenti sviluppi, il piano venga congelato o abbandonato, Sharon ha chiarito che vuole portare avanti il disimpegno. “Intendo continuare con il piano di disimpegno – ha detto – Se poi, col tempo, vedremo che emerge una dirigenza palestinese affidabile, che agisce concretamente contro il terrorismo, allora potremmo coordinare con essa un trasferimento di territorio e potrebbe essere possibile coordinare misure di sicurezza riguardo ai territori che saranno sgomberati”.
In tal caso il piano da unilaterale diventerebbe bilaterale.
Sharon ha sottolineato che, da quando è morto Arafat, sia da destra che da sinistra si levano appelli per la cancellazione del piano a favore di un negoziato immediato con i successori di Arafat chiunque essi siano. “Destra e sinistra hanno entrambe le loro ragioni e ora si sono messe insieme”, ha commentato Sharon.
Accantonare il piano, per Israele vorrebbe dire rinunciare all’intesa raggiunta con gli Stati Uniti. Sharon ha invece ribadito di voler sostenere l’intesa con Washington. “Io credo a quanto convenuto con gli Stati Uniti – ha detto – con il presidente George W. Bush e con il Congresso, e non intendo rinunciarvi”.
Sharon ha ripetuto che Israele desidera un accordo diplomatico che possa portare la pace, e che a tale scopo “Israele è pronto a pagare un caro prezzo”.

(Da: Ha’aretz, Jerusalem Post, 16.11.04)