Sharon soddisfatto per la decisione della Corte israeliana

“E' un’importante risposta legale alle calunnie prodotte contro Israele di fronte alla Corte dell’Aia”.

image_280Il primo ministro israeliano Ariel Sharon non intende appoggiare proposte di legge volte ad aggirare la decisione della Corte Suprema relativa alla barriera di sicurezza. Sharon ha anzi detto di essere soddisfatto del pronunciamento della Corte, che riconosce in linea di principio la necessità di costruire la barriera anti-terrorismo.
La scorsa settimana la Corte Suprema israeliana ha dichiarato che alcune parti del tracciato della barriera tra Israele e Cisgiordania, nella sezione a nord-ovest di Gerusalemme, non sono legali e devono essere modificati tenendo maggiormente conto delle esigenze umanitarie della popolazione palestinese della zona.
Domenica, nel corso della riunione settimanale del governo israeliano, il primo ministro Sharon ha sottolineato che la decisione della Corte Suprema ha due aspetti, uno di principio e uno pratico. “Desidero esprimere grande soddisfazione per l’aspetto di principio della decisione della Corte – ha affermato Sharon – che stabilisce che la barriera viene costruita per ragioni meramente di sicurezza, e non per scopi politici, e respinge l’accusa secondo cui la barriera rappresenterebbe una forma di annessione di territorio contraria al diritto internazionale”.
La Corte Suprema, aggiunge Sharon, ha sentenziato che non è illegale procedere alla confisca di terreni allo scopo di costruire la barriera anti-terrorismo, e che non è illegale nemmeno che in alcuni casi la barriera separi i residenti dai loro terreni, quando strettamente necessario.
Sharon ha sottolineato che non intende appoggiare proposte di legge volte ad aggirare la decisione della Corte Suprema, spiegando che “non è così che si comporta un governo rispettoso della legge”.
Sharon ha detto inoltre che la decisione della Corte rappresenta “un’importante risposta legale alle calunnie prodotte contro Israele di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia”, e ha espresso fiducia che la decisione dell’Alta Corte israeliana possa contribuire a correggere l’opinione della Corte dell’Aia, attesa entro la fine di questa settimana.
“Mi rendo conto che alcuni soggetti nella Difesa ritengono che la Corte Suprema si sia spinta troppo lontano su questa o quella parte del tracciato della barriera – ha detto infine Sharon – Ciò nondimeno dobbiamo attenerci alla decisione della Corte”.
Sharon ha dato disposizione al procuratore generale Meni Mazuz e all’ufficio del procuratore di stato di individuare un nuovo tracciato della barriera anti-terrorismo che ottemperi ai criteri delineati dalla Corte. Nel frattempo, i lavori sugli altri tratti della barriera non interessati dalla sentenza continueranno come previsto.

(Ma’ariv, 4.07.04)

Vedi anche:
Barriere anti-terrorismo e pretesti anti-israeliani

https://www.israele.net/sections.php?id_article=58&ion_cat=18