Si esibisce in California il gruppo di una scuola di jazz israeliana

Il 17enne direttore della band ha studiato un programma con sette pezzi arrangiati da materiale israeliano.

image_519Sembra un tipico caso di “portar vasi a Samo”, per non dire di pura e semplice arroganza, il fatto che un gruppo di studenti israeliani delle scuole superiori vada ad esibirsi al più grande raduno annuale della comunità jazz americana. Che cosa possono avere da offrire otto adolescenti israeliani ad ottomila artisti americani, che non sia già stato visto e sentito? Come farà questo ottetto a distinguersi in mezzo a gente come il pianista Herbie Hencock, il sassofonista-flautista Janes Moody e il bassista Charlie Haden?
Secondo Yossi Regev, Direttore del Dipartimento Jazz della scuola d’arte Thelma Yellin a Givatayim, quando i suoi giovani protetti – la banda Thelma Yalli School – saliranno sul palco il 7 gennaio al congresso annuale dell’Associazione Internazionale degli Insegnanti di jazz (IAJE), a Long Beach, California, il pubblico sentirà davvero qualcosa di unico. “Centinaia di bande di tutto il mondo hanno fatto domanda per partecipare –ha detto Regev – così abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa di speciale. Quello che abbiamo da offrire è qualcosa di nuovo, qualcosa che è solo nostro”.
Ronen Shmueli, il diciassettenne direttore della band, ha studiato un programma con un’angolazione culturale diversa.. Già da tempo aveva avuto l’idea di prendere delle canzoni israeliane e di abbellirle con arrangiamenti jazz. Shmueli ha frugato a fondo nelle canzoni israeliane e ha preparato per il concerto un programma che comprende nove pezzi, di cui solo due sono di jazz standard, mentre gli altri sette sono arrangiamenti di materiale israeliano.
L’anno scorso, tornando dal congresso jazz a New York, Regev gli chiese di incorporare canzoni israeliane in un programma per il congresso di quest’anno. Pensava che la band sarebbe stata meglio accettata se avesse avuto qualcosa di nuovo da offrire. “Naturalmente, questo non basta – dice Shmueli – Dovremo anche suonare bene”.
Al di là dell’eccellenza artistica, Regev ritiene che il viaggio in California abbia anche un altro importante aspetto non musicale. “E’ un’opportunità di far vedere al resto del mondo che in Israele non ci sono solo le brutte cose che normalmente si vedono nei programmi televisivi”.
La banda porterà questo messaggio a Los Angeles, dove, oltre al concerto IAJE, si esibirà per un pubblico di giovani etnicamente e culturalmente diversi. Il consolato israeliano e la Federazione ebraica di Los Angeles hanno chiesto alla band di suonare per un pubblico giovane non-ebraico, in modo da presentare un punto di vista diverso sulla vita in Israele.

(Da: Israel 21c, 2.1.05)

Nella foto in alto: alcuni membri della Thelma Yellin School jazz, in partenza per la California