Soldato ucciso, attentati sventati

La Jihad Islamica minaccia di far saltare il cessate il fuoco

image_677Un soldato israeliano, Dan Talesnikov, 21 anni, originario di Nir-Galim, è stato ucciso e un suo compagno è stato ferito da fuoco palestinese lunedì mattina nel villaggio di Seideh (pressoTulkarem) durante un’operazione di arresto di terroristi latitanti. I soldati hanno risposto al fuoco e sono riusciti a uccidere uno degli attaccanti e a ferirne un secondo che si è dato alla fuga, per essere tuttavia arrestato poco dopo. Il terrorista ucciso è stato identificato come Shafik Abdul Ghani, della Jihad Islamica palestinese. A quanto risulta, apparteneva alla cellula che aveva realizzato la strage del 25 febbraio scorso alla discoteca Stage di Tel Aviv: arrestato, era poi evaso da una prigione palestinese. Ghani stava progettando altri attentati per i prossimi giorni. Al momento in cui è stato sorpreso dai soldati israeliani, era in possesso di mitra, munizioni e cintura esplosiva da attentato suicida.
Seideh è uno dei villaggi della zona di Tulkarem che i palestinesi lo scorso marzo avevano chiesto di includere nel passaggio da Israele all’Autorità Palestinese della responsabilità per la sicurezza sulla città di Tulkarem. Israele aveva invece sostenuto che il villaggio è pieno di terroristi, compresi alcuni dei responsabili dell’attentato alla discoteca di Tel Aviv.
Domenica scorsa, in un’analoga operazione anti-terrorismo, i soldati israeliani erano brevemente entrati nell’area di Tulkarem per la prima volta dopo il passaggio all’Autorità Palestinese, e avevano arrestato un terrorista palestinese affiliato alla Jihad Islamica che aveva già registrato il proprio video-testamento in cui rivendicava un imminente attentato suicida.Anche il terrorista arrestato domenica era implicato nell’attentato di fine febbraio Tel Aviv.
Nell’accordo per il passaggio della responsabilità sulla città all’Autorità Palestinese, Israele si era riservato il diritto di intervenire in qualunque momento per fermare le cosiddette “bome a orologeria viventi” (attentatori in procinto di realizzare una strage).
In seguito alla morte del terrorista che ha ucciso il soldato Talesnikov, Khader Khatib, importante esponete della Jihad Islamica palestinese, ha pubblicamente dichiarato che l’attuale “periodo di calma” è prossimo alla fine, attribuendone la responsabilità alle “violazioni israeliane del cessate il fuoco”. Poco dopo, lunedì pomeriggio, tre missili Qassam palestinesi sono stati lanciati dalla striscia di Gaza sulla periferia sud della città israeliana di Sderot, senza peraltro causare vittime né danni. L’attacco è stato rivendicato dalla Jihad Islamica.
Già domenica, tuttavia, la Jihad Islamica aveva invitato tutti le organizzazioni terroristiche palestinesi ha riconsiderare la loro posizione riguardo al mantenimento del cosiddetto “periodo di calma” dopo l’arresto del loro affiliato, che peraltro aveva già video-filmato la rivendicazione di un imminente attentato suicida.

(Da: Ynetnews, Ha’aretz, 2.05.05)

Nella foto in alto: Dan Talesnikov, 21 anni, ucciso lunedì da terroristi della Jihad Islamica.