Sotto il lancio di razzi da Gaza, non si fermano gli aiuti umanitari israeliani

Comunque aperti i valichi di confine, allestito un ospedale da campo

Staff sanitario della Mezza Luna Rossa e delle Forze di Difesa israeliane cooperano all'ospedale da campo presso Erez

Staff sanitario della Mezza Luna Rossa e delle Forze di Difesa israeliane cooperano all’ospedale da campo presso Erez

In collaborazione con la Mezzaluna Rossa, le Forze di Difesa israeliane hanno aperto un ospedale da campo al valico di Erez, al confine con la striscia di Gaza, per curare i palestinesi feriti nella striscia di Gaza. L’ospedale da campo comprende pronto soccorso, laboratorio, farmacia, unità pediatrica, clinica ambulatoriale, unità ostetrico-ginecologica, unità di medicina interna ed è attrezzato per curare decine di pazienti, soprattutto donne, bambini e anziani. I feriti che richiedono cure ulteriori vengono trasferiti in ospedali all’interno di Israele.

Non è la prima volta che Israele crea un ospedale da campo al valico di Erez. Già durante le ostilità con Hamas del gennaio 2009, il Magen David Adom (Stella rossa di David), in collaborazione col ministero della sanità, aveva istituito un presidio medico per i civili palestinesi di Gaza feriti o malati.
Le Forze di Difesa israeliane si sono fatte una reputazione in fatto di ospedali da campo in situazioni estreme. Nel gennaio 2010, la squadra di pronto intervento medico delle Forze di Difesa israeliane era stata fra le prime al mondo ad allestire un efficiente ospedale da campo nella capitale haitiana Port-Au-Prince colpita da un devastante terremoto. Nel marzo successivo interveniva nuovamente con un ospedale da campo nel Giappone colpito dallo tsunami.
Da molti mesi, poi, è operativo sul Golan israeliano un ospedale da campo che si prende cura dei siriani feriti nella sanguinosa guerra civile che imperversa da anni nel loro paese.

 

 

Dall’inizio dell’operazione “Margine protettivo” (8 luglio) sino a mercoledì 23 luglio, sono entrati nella striscia di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom 778 camion carichi di cibo, medicine e attrezzature mediche. Sempre attraverso il valico di Kerem Shalom sono stati forniti ai palestinesi: 3.090.000 litri di gasolio per la centrale elettrica della striscia di Gaza, 67.000 litri per l’Unrwa (agenzia Onu per i profughi palestinesi), 1,65 milioni di litri di carburante, 304.000 litri di benzina per trasporti, 1.128 tonnellate di gas per uso domestico.
Dall’inizio dell’operazione, attraverso il valico di Erez  sono entrati in Israele dalla striscia di Gaza 1.524 palestinesi, mentre 1.068 palestinesi sono entrati nella striscia di Gaza da Israele. Israele ha coordinato sinora più di 30 trasferimenti da ambulanza ad ambulanza. Sono entrati nella striscia di Gaza 247 membri di personale medico da campo giordano per dare il cambio a loro colleghi. Più di mille unità di sangue sono state trasferite dalla Giordania e dalla Croce Rossa a Gaza attraverso il valico di Erez .
Dall’inizio dell’operazione, Israele ha effettuato 29 riparazioni a infrastrutture che servono la striscia di Gaza: 13 riparazioni elettriche; 11 riparazioni all’approvvigionamento idrico; 2 riparazioni alla depurazione; 3 riparazioni alle comunicazioni.
Il 18 luglio sono state riparate due linee ad alta tensione, danneggiate da razzi palestinesi, che da Israele riforniscono di energia elettrica il nord della striscia di Gaza. Il lavoro è stato portato a termine nonostante i pericoli a cui erano esposti i tecnici della Società Elettrica israeliana a causa dei continui lanci di razzi su quel settore. Le due linee elettriche garantiscono un totale di 25 Mega Watt trasferiti da Israele a circa 40.000 persone nella striscia di Gaza.

(Da: MFA, Jerusalem on line, 23.7.14)