Strage sulla spiaggia di Gaza: non fu un colpo israeliano

Controllati tutti i colpi sparati nell'area, anche nei mesi scorsi.

image_1258In una conferenza stampa tenuta martedì sera a Tel Aviv, il ministro della difesa israeliano Amir Peretz e il capo di stato maggiore Dan Halutz hanno affermato che, stando alle prove finora ottenute, la famiglia palestinse uccisa venerdì da un’esplosione sulla spiaggia di Gaza non è stata colpita da fuoco israeliano.
Meir Kalifi, che ha preso parte all’indagine, ha affermato: “Ora possiamo affermare che tutti i nostri proiettili hanno colpito gli obiettivi previsti: abbiamo documentazione esatta per ogni colpo sparato. Sappiamo dove sono caduti. I colpi andati più vicino al luogo in questione vennero sparati quattro ore prima. La seconda cosa che abbiamo verificato è la possibilità che vi fosse una bomba inesplosa. Abbiamo ricontrollato i colpi sparati nei mesi scorsi ed ora possiamo escludere con sicurezza che l’esplosione sia stata causata dalle Forze di Difesa Israeliane, anche se non siamo ancora in grado di dire cos’altro l’abbia provocata. Su questo stiamo ancora lavorando e speriamo di poter presto formulare ipotesi fondate”.
Kalifi, che durante la conferenza stampa si è avvalso anche di foto aeree delle recenti operazioni israeliane nella striscia di Gaza settentrionale, ha detto fra l’altro che i medici israeliani, che hanno in cura una delle ragazze palestinesi rimaste ferite nell’incidente, hanno estratto dal suo corpo schegge del tutto incompatibili con i proiettili utilizzati da Israele.

(Da: YnetNews, 13.06.06)