Su Hamas, poche illusioni

Non occorreva il fascismo per far arrivare i treni in orario nellItalia degli anni 20.

Da un articolo di Jeff Jacoby

image_1075(…) La spropositata vittoria di Hamas costituisce un chiaro e netto test sulla reale natura della società palestinese. E se c’è qualcosa di cui l’occidente ha terribilmente bisogno è proprio di maggior realismo e meno illusioni sui palestinesi.
Se un’accozzaglia di SS o di neo-nazisti salisse al potere con le elezioni in un paese europeo, si direbbe che i cittadini l’ha eletta nella speranza di avere un “governo onesto” e “buoni servizi”?
I palestinesi non sono stupidi. Quando votano per mandare potere un’organizzazione genocida con una piattaforma politica che discende direttamente dal “Mein Kampf”, è un insulto alla loro intelligenza sostenere che quello che in realtà vogliono davvero è una migliore assistenza sanitaria.
Non occorre l’estremismo islamista per far funzionare gli ospedali, così come non occorreva il fascismo per far arrivare i treni in orario nell’Italia degli anni ’20.
Se i palestinesi sono andati in massa ad eleggere un partito che sostiene apertamente l’odio e le stragi, si può star certi che odio e stragismo hanno qualcosa a che fare con quel voto.
Allo stesso modo, i nuovi compiti che ha davanti non trasformeranno Hamas in un gruppo moderato di diligenti impiegati pubblici. Quando gli islamisti violenti ottengono il potere, la loro brutalità e il loro bigottismo non diminuiscono. Si vedano l’ayatollah Khomeini e i Talebani afghani. L’idea che adesso Hamas sia “di fronte a una scelta” non è che un altro esempio del pensiero illusorio che dilaga quando si tratta di Autorità Palestinese.

(Da: Boston Globe, 29,01.06)