Testi e vignette per negare la Shoà

Recensita con entusiasmo in Iran l’ennesima pubblicazione antisemita

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Il 26 settembre 2008 il canale news iraniano IRINN riferiva della pubblicazione, in Iran, di un libro di vignette di 100 pagine sulla Shoà che “offre uno sguardo critico sulla grande distorsione dell’evento storico chiamato Olocausto, usando l’arte della satira”. Il servizio comprendeva commenti di un rettore universitario iraniano, del disegnatore del volume e di un esperto culturale iraniano. Il servizio spiegava inoltre che il libro “costituisce un tentativo di rivelare la necessità di maggiori ricerche sull’Olocausto”. Quella che segue è la trascrizione del servizio di IRINN.

Voce fuori campo: “Il libro ‘Olocausto’ offre uno sguardo critico sulla grande distorsione dell’evento storico chiamato Olocausto usando l’arte della satira. Il libro descrive la storia dell’Olocausto e le sue evidenti contraddizioni per mezzo di disegni e testi satirici, sollevando la questione della pretesa sionista che sei milioni di ebrei siano stati uccisi dai nazisti tedeschi durante la seconda guerra mondiale”.
Mohammad Saeed Jabalameli, rettore dell’Università Iraniana di Scienza e Tecnologia: “Per discutere l’Olocausto gli esperti hanno bisogno di condurre studi. Ma la cosa importante è che negli ultimi hanno sono stati sollevati interrogativi fondamentali: se l’Olocausto è un evento storico che ha avuto luogo davvero, perché non permettono che venga indagato? Perché non lasciano che gli ambienti accademici indaghino questa materia? Già solo questa è un’indicazione che si tratta di una montatura senza fondamento storico”.
Mazyar Bijani, il disegnatore del libro: “Il libro contiene 52 vignette accompagnate da testi storici satirici che riguardano il modo in cui la questione dell’Olocausto venne sollevata e collegata alla Palestina. Il modo in cui sono riusciti a collegare la Palestina al ‘genocidio’ del popolo ebraico in Europa costituisce, secondo noi, la vera satira provocatoria: non c’è collegamento fra le due cose”.
Voce fuori campo: “Il libro di cento pagine ‘Olocausto’ è stato stampato in 7.000 copie”.
Parvin Pour, esperto iraniano in questioni culturali: “Le vignette del libro sono state disegnate da Mazyar Bijani, il nostro ingegnoso caricaturista, mentre i testi sono Omid Mehdinejad, uno dei nostri migliori poeti e scrittore satirico”.
Voce fuori campo: “L’Olocausto è un pretesto dei sionisti per occupare la terra degli oppressi e combattere il popolo di Palestina. Il libro ‘Olocausto’ costituisce un tentativo di rivelare la necessità di maggiori ricerche sull’Olocausto”.

(Da: memri.org, 27.10.08)

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