Il vice primo ministro israeliano Shimon Peres e re Abdullah II di Giordania si sono incontrati mercoledì a Petra, a margine della Conferenza dei Premi Nobel per la Pace in corso nella località giordana. Fra gli argomenti al centro dell’incontro, i progetti economici congiunti israelo-giordano-palestinesi, e in particolare la costruzione di un aeroporti internazionale ad Aqaba, sulla costa del Mar Rosso (Giordania), che servirebbe sia Israele che Giordania; la cooperazione israelo-giordana nel campo della ricerca mineraria, specialmente del rame; la promozione del progetto congiunto per la costruzione di un canale che porti acqua dal Mar Rosso al Ma Morto correndo da sud a nord, lungo il confine fra i due paesi.
Peres e re Abdullah hanno concordato di avviare immediatamente la cooperazione per portare avanti il progetto dell’aeroporto, fissando un incontro fra lo stesso Peres, il ministro israeliano dei trasporti Shaul Mofaz, il direttore dell’Ufficio Reale giordano Basem Awadallah e il governatore di Aqaba Khalid Awadallah.
Il vice premier israeliano e il re Hashemita hanno anche parlato dell’istituzione di zone di libero scambio, una misura che potrebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro a vantaggio di palestinesi, giordani e israeliani.
I due leader hanno anche discusso della situazione israelo-palestinese. Peres ha sottolineato come uno dei principali problemi sia costituito dall’esistenza di un grande numero di fazioni armate palestinesi che operano del tutto indipendentemente sul terreno, cosa che “esaspera il senso di incertezza e favorisce le attività terroristiche nella regione”.
“Da tempo israeliani e palestinesi avrebbero ripreso i negoziati e da tempo i palestinesi avrebbero un loro stato indipendente – ha spiegato Peres – se non fosse per il continuo terrorismo e i continui lanci di missili Qassam”.
Secondo Peres, sbagliano coloro che sostengono che Hamas ha vinto: “Hamas può aver vinto le elezioni, ma non è capace di governare e non può governare perché le sue soluzioni sono inapplicabili, e non fanno che prolungare le sofferenze e gli spargimenti di sangue”.

(Da: MFA; 21.06.06)

22 Giugno 2006 Attualità