Un campo estivo per bambini aiuta ad abbattere steccati

115 bambini palestinesi hanno avuto la possibilità di interagire e giocare con 115 bambini israeliani alla fine di luglio a Ramat Gan.

image_832Se è vero che i bambini imparano pregiudizi e sfiducia dai genitori, per la fortuna di israeliani e palestinesi sembra che vi siano alcuni ragazzi che non hanno ereditato il conflitto dei genitori.
Circa 115 bambini palestinesi di Gerusalemme, Jenin, Ramallah e Gerico hanno avuto la possibilità di interagire con 115 bambini di Israele l’ultima settimana di luglio in occasione dell’apertura del Children Creating Peace Camp a Ramat Gan (Israele).
Secondo Shaul Yotkuvitch, capo del Kaballah Center in Israele, che ha sponsorizzato il campo: “Il primo giorno, dopo pochi minuti, i bambini già giocavano insieme”.
Lo scopo del campo è quello di lasciare che i bambini vedano i loro coetanei dell’altra parte come “vicini, e non come nemici”.
“I bambini palestinesi vengono da molti luoghi diversi, ma per lo più l’unica esperienza che hanno avuto con giovani israeliani si riduce a quella con i soldati nelle strade, e non è positiva”, spiega Yotkuvitch.
Yotkuvitch ha pensato di poter contribuire a far scomparire le barriere tra i bambini con provenienza e background diversi: “L’atmosfera e l’intenzione della pace – osserva – hanno aiutato i bambini a interagire”.
I bambini con background diversi avevano timore, all’inizio, di giocare con i loro coetanei, ma alla fine hanno superato la reticenza, grazie all’atmosfera positiva. “E’ stato commovente – racconta Yotkuvitch – veder cadere tutte gli steccati, e i bambini giocare insieme”.
Il campo, un progetto della Kabbalah Center’s Spirituality for Kids Foundation, si è svolto nell’ultima settimana di luglio al Safari Park di Ramat Gan, in Israele.
La Spirituality for Kids Foundation è parte di un programma mondiale che offre conforto ai bambini a rischio in aree violente. Ambizione del Kabbalah Center, e del nuovo campo estivo, è quello di adoperarsi per trasformare le emozioni negative in positive.

(Da: Jerusalem Post, 27.07.05)

Nella foto in alto: Hannah e Nadia al Peace Camp for Children