Un fiore che sopravvive con cellule a stella di Davide allo stress della vita in Israele

Non abbiamo mai visto prima una struttura di questo genere nelle pareti delle cellule delle piante - dice Kamenetsky - E una struttura rara, forse unica.

image_612E’ noto come il grande sopravvissuto. Cresce spontaneamente in Israele, prosperando nelle dure condizioni che ucciderebbero molte altre piante.
Inoltre le cellule di questo robusto combattente, un ranuncolo persiano indigeno in Israele, se esaminate al microscopio, formano una stella di Davide.
“E’ veramente simbolico”, dice Rina Kamenetsky, una ricercatrice all’Istituto Volcani, che ha fatto la sorprendente scoperta mentre cercava di capire i meccanismi di sopravvivenza di questo resistentissimo bulbo, noto in Israele come Nurit, e in latino come Ranunculus Asiaticus.
Il fiore della Terra Santa è anche noto nei circoli botanici come un tipo di “pianta di resurrezione”, il che, spiega Kamenetsky, significa che può vivere senza acqua, e che “risorge”quando l’acqua diventa disponibile.
Kamenetsky ha portato campioni di questo fiore israeliano da studiare durante un periodo sabbatico all’Università di Guelph, in Canada, l’anno scorso. Lei e i suoi colleghi canadesi hanno scoperto che le radici di questo ranuncolo persiano hanno un meccanismo speciale per resistere alla siccità e al calore, che non è stato trovato finora in nessun’ altra pianta: una scoperta che hanno pubblicato recentemente nel giornale New Phytologist.
Ma Kamenetsky ha anche avuto un’altra sorpresa: al microscopio le cellule della radice assumono la forma di stelle di Davide intrecciate. “Quando il mio collega canadese Larry Peterson le ha viste, mi ha chiamata e mi ha detto:Guarda, Rina, c’è qualcosa di speciale per te”. Era la prima volta che Kamenetsky, un’eminente floricoltrice, vedeva la stella di Davide sulle cellule di una pianta.
Pare che le pareti delle cellule delle radici di questa particolare pianta servano come protezione. D’inverno, quando viene la prima pioggia, le pareti bloccano l’improvviso afflusso d’acqua che potrebbe far scoppiare le cellule. Nello stesso tempo, proteggono le cellule dalla disidratazione assorbendo acqua.
Anche le pareti delle cellule che servono come protezione tutto l’anno appaiono come uno scudo: lo scudo di Davide. “Non abbiamo mai visto prima una struttura di questo genere nelle pareti delle cellule delle piante. E’ una struttura rara, forse unica”, dice Kamenetsky.
Kamenetsky è a capo del dipartimento di orticoltura ornamentale dell’Istituto Volcani e al momento sta programmando una collaborazione tra ricercatori di Francia, Italia e Sud Africa per capire il meccanismo di sopravvivenza delle varietà israeliane del ranuncolo persiano.
Il tipo selvatico più comune è un fiore rosso con cinque petali e un cuore nero, che assomiglia abbastanza a un anemone. D’estate, le sue radici sono esposte al calore bruciante delle terra nel deserto, fino a 60°C. Il tipo coltivato, venduto commercialmente in bulbi, ha vari strati di petali ed esiste in una varietà di colori, tra cui bianco, giallo, rosa, rosso e cremisi. Sia il tipo selvatico che quello coltivato hanno lo stesso meccanismo di sopravvivenza.
Dice Kamenetsky che il valore della ricerca sta nel fatto che, una volta capiti questi meccanismi, si possono dotare altre piante delle stesse capacità: cosa sempre più importante in un mondo che si sta avviando verso la desertificazione.
Ci sono in Africa varie piante resistenti al calore e alla siccità, e tutte hanno un meccanismo speciale nelle foglie. Ma questa è la prima volta che gli scienziati incontrano un meccanismo resistente alla siccità nelle radici di una pianta.
“Quando parlo di questa ricerca – dice Kamenetsky – la definisco: come affrontare la vita stressante in Israele. Forse, in termini di sopravvivenza, la nostra Nurit ha qualcosa da insegnare alle piante del mondo”.
Kamenetsky, nata in Kazakhistan, è immigrata in Israele nel 1990 e da allora si è fatta un nome nel mondo dell’orticoltura ornamentale trasformando piante indigene in coltivazioni ornamentali che possono essere coltivate a scopo commerciale e vendute come fiori recisi o piante in vaso.
Israele è all’avanguardia in questo campo. Circa il 20-40% dei fiori che Israele commercia ogni anno sono nuove varietà e nessun altro paese, a parte l’Olanda, ha una percentuale così alta di nuove varietà.
Kamenetsky è anche uno dei massimi esperti mondiali sulle specie di Allium (aglio) che si possono coltivare come fiori ornamentali e che sono oggi ampiamente studiate per le loro proprietà medicinali.

(Da: Israel 21c, 6.03.05)