Un israeliano su cinque ha perduto una persona cara per guerra o terrorismo

? quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori dellUniversità di Haifa.

image_780Un israeliano su cinque ha perduto almeno un amico o un parente in attacchi terroristi o in guerra. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Haifa, guidati da Gabriel Ben-Dor (capo del Center for National Defense Research) e da Daphna Kanati-Nissim, che hanno ricavato le informazioni intervistando lo scorso autunno un campione rappresentativo di 1.613 persone.
Secondo la ricerca, dall’inizio della cosiddetta seconda intifada, nel settembre 2000, il 12% degli intervistati ha assistito a un attentato terroristico o è stato esposto alla vista di morti e feriti subiti dopo. Ben il 28% degli intervistati afferma di evitare il contatto con persone o situazioni che gli ricordano gli attentati terroristici. È interessante notare che questo dato è più alto fra le donne e gli arabi israeliani.
Poco più della metà del campione riferisce d’aver provato la sensazione di una grave “perdita di controllo su fattori che influenzano la propria vita” come conseguenza della campagna di attentati che ha colpito Israele negli anni scorsi. Anche in questo caso le donne tendono ad ammettere questo sentimento più degli uomini.
Due terzi degli israeliani intervistati, inoltre, dice d’aver perduto in parte la fiducia nella capacità del governo di proteggerli come diretta conseguenza della guerra terroristica scatenata contro Israele.

(Da: Jerusalem Post, 7.07.05)