Un summit molto modesto

Convocato da Condoleezza Rice nonostante l'evidente inutilità

Da un articolo di Shimon Shiffer

image_1596Ciò che verrà ricordato del fugace incontro tenutosi lunedì all’Hotel King David Citadel di Gerusalemme fra il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) sotto gli auspici del segretario di stato Usa Condoleezza Rice sarà soprattutto il tentativo americano di superare l’appuntamento nel modo più rapido ed elegante possibile, senza lasciare che i partecipanti si impegnassero davanti alla stampa.
Sono decisamente passati i tempi dei festosi summit a Washington, a Oslo e a Sharm el-Sheikh, quando i membri delle delegazioni si mischiavano fra loro, e i capi di stato facevano grandi discorsi poetici sulla pace e sull’alba di quel nuovo Medio Oriente che avrebbe sommerso israeliani e palestinesi di contributi economici e altri aiuti che sarebbero affluiti dai paesi donatori.
Quello che ha avuto luogo lunedì a Gerusalemme era solo una pallida eco di quei giorni: Olmert, Abu Mazen e la Rice si sono seduti attorno a un tavolo rotondo al decimo piano dell’hotel, si sono stretti la mano a beneficio delle telecamere e poi ognuno ha parlato di ciò che più lo irrita.
Abu Mazen ha chiesto un’ennesima opportunità, e Olmert ha risposto che è stufo delle promesse dei leader palestinesi. A mezzogiorno, dopo circa due ore si conversazioni, la Rice è improvvisamente apparsa davanti alla stampa e ha letto un breve, laconico comunicato precedentemente concordato. Tutto qui, e il vertice è finito.
La Rice ha promesso di “tornare presto nella regione” perché a suo dire questo è ciò Bush si aspetta da lei. Ad un piccolo gruppo di giornalisti americani che la accompagnano in questo viaggio, ha detto che, dopo tempi difficili, dobbiamo ora sperare in tempi migliori. E ha detto che, finché è segretario di stato, intende lavorare sodo e perseverare con grande pazienza per cercare di spingere avanti l’idea di fondare uno stato palestinese a fianco di Israele. In altre conversazioni, la Rice ha spiegato che la consapevolezza che l’amministrazione americana si pone alla testa dello sforzo per rilanciare i colloqui fra israeliani e palestinesi evita che gli europei si lancino in altre loro iniziative. Ad una delegazione di parlamentari israeliani guidata dal presidente della Knesset Dalia Itzik, la Rice ha anche detto che a suo parere era importante indire questo summit fra Olmert e Abu Mazen prima della nascita del governo di unità nazionale palestinese giacché teme che i futuri colloqui saranno assai più complicati.
Ad ogni modo, Condoleezza Rice da martedì ha continuato il suo tour la cui tappa successiva era con re Abdullah di Giordania ad Amman, dopo di che parteciperà a Berlino alla riunione del Quartetto Usa, Ue, Russia, Onu.

(Da: YnetNews, 20.02.07)